19 dicembre 2007

Il maneggio del Maneggio - II Puntata

Qualche tempo fa ho scritto un articolo dal titolo "Il Maneggio del Maneggio" in cui raccontavo alcuni fatti (e misfatti) accaduti in un maneggio di Nuraminis.
Nel frattempo sono successe alcune cose che mi hanno dato fastidio ed ho deciso di andare in fondo alla questione per meglio capire la faccenda.
Si dà il caso che a Nuraminis (ma presumo sia la stessa cosa in qualsiasi altro piccolo centro) ai diretti interessati l'articolo non deve essere andato giù molto. Probabilmente trattasi di gente abituata a fare sempre il solito giochetto senza pensare che, prima o poi, qualcuno sarebbe riuscito a rendere la cosa pubblica.
Difatti si sa molto bene che le cose succedono ma, per ragioni di accesso alla comunicazione, spesso non si vengono mai a sapere a meno di non trovare qualcuno che si prenda la briga di scriverci sopra un articolo ed ovviamente, al giorno d' oggi, se non è un argomento da prima pagine, è difficile che si scriva per raccontare le disavventure di qualche sprovveduto che ancora oggi, fidandosi, prima lavora e poi spera di prendere dei soldi.
Stavolta non è andata così e la cosa è finita in rete con tutti gli annessi e connessi.
Attualmente gira la voce in quel di Nuraminis che questa storia è stata scritta da uno di quei sfigati che hanno lavorato gratis in questo maneggio.
Trattasi di balla colossale.
L'articolo l'ho scritto personalmente (dopo ovvi riscontri sulla veridicità di quanto poi ho esposto e vi posso garantire che non ho mai lavorato in un maneggio.
Però, punto dalla curiosità di saperne di piu' su questo maneggio ho fatto un piccolo giro in rete ed ho trovato qualcosa di veramente interessante che vi vado a raccontare.
All'indirizzo: http://www.obiettivotrio.it/turismo/maneggio_d.php?IDE=8
si parla di un maneggio sito a Nuraminis che risponde al nome di Billo House; sicuramente è il "Maneggio del Maneggio" se non altro perchè sta a Nuraminis e non ce ne sono altri.
Ho letto la sua presentazione e sono rimasto di sasso:
Innanzitutto è un centro. Non si capisce bene di cosa ma è un centro.
Ha una sala travaglio e l'attrezzatura completa per l'inseminazione artificiale.
Non si capisce però la struttura dei box; infatti sembra di capire dalla descrizione che nell'occasione in cui le fattrici partoriscono il circolo (ma non era un centro?) si dota di box piu' grandi. Mah, prodigi dell'architettura...
Eccezionale il fatto che i cavalli, sin dalla nascita, hanno la possibilità di stare all'aperto (mai visto un cavallo vivere in un bilocale).
Scopro che esiste un campo ad ostacoli. Non è specificata la natura degli stessi ma non fa nulla; non mi sembra il caso di cavillare (appunto).
La scuderia, scopro leggendo, è coperta. D'altronde non potrebbe essere diversamente.
Si scopre anche che è anche una Horse Clinic, difatti vengono anche ricoverati cavalli con varie patologie (Grey Anatomy?)
Infine vengo a scoprire che Billo House ha anche un'ampia club house che viene usato per intrattenere dei clienti (?) del circolo ippico con pranzi e cene e buon umore.
Sconvolgente!
E dire che dall'esterno non si vede nulla di tutto questo. O meglio, si vedono le stalle, la casa dove vive (viveva) la famiglia che ci lavorava ma, vi garantisco di campo ad ostacoli e club house nemmeno l'ombra.
Così come nemmeno l'ombra delle licenze edilizie atte a poter mettere in piedi quello che si vede.
Però può darsi che mi sbagli e proprio per questo sto mettendo insieme una comitiva di amici giornalisti con cui andrò a fare visita a questo eccezionale maneggio (del maneggio) per verificare de visu come stanno le cose e magari scrivere un altro bell'articolo su questo maneggio del maneggio.
Peccato che arriveremo dopo le visite fatte dai quei buontemponi dell'Ufficio Igiene della ASL e l'allegra combriccola dell'Ufficio del Lavoro che non ci hanno voluto levare la sorpresa di cosa troveremo.
Dimenticavo, ovviamente non ci presenteremo come giornalisti...
Alla prossima puntata.
Quasi dimenticavo: vi fornisco l'indirizzo preso dal sito così magari qualcuno di voi può iniziare ad andarci e poi mi fa sapere...
Maneggio "Billo House" di Bianca Manca
loc. Is Pauleddus
09024 Nuraminis (CA)
Tel: 070/6848251 - 3487305815

ADSL a gogo..

Scrivo queste righe collegato ai 7Mbit Telecom da Nuraminis...
Per esattezza l'attivazione dell'ADSL non riguarda solamente
Nuraminis ma anche Samatzai e Serrenti.
Al momento circolano voci di attivazione di ADSL anche a San Sperate
per la fine dell'anno ma, al momento, non ho conferme.
Spero, a giorni, di poter dare qualche (buona) notizia anche agli amici
di San Sperate e dintorni.

18 dicembre 2007

Servire lo Stato

Leggevo stamane un articolo di critica all'ex Generale Roberto Speciale per aver indirizzato la sua lettera di dimissioni direttamente al Capo dello Stato e mi permetto di ricordargli che qualunque persona venga assunta alle dipendenze dello Stato Italiano, presta giuramento verso LO STATO e non verso l'Amministrazione in cui presterà la sua opera.
Pertanto, essendo il Presidente della Repubblica Italiana il simbolo stesso dello Stato, la lettera di dimissioni è stata consegnata nelle giuste mani, con buona pace di chi, in ultima analisi, scrive senza sapere quali sono le regole.
Comunque sia, un personaggio che, pur avendo vinto un contenzioso, invece di riprendere quello che per i giudici gli spetta, si dimette dichiarando che preferisce non collaborare piu' con un sistema come quello che ci ritroviamo oggi, ha tutto il mio rispetto.
Non capita tutti giorni che qualcuno si dimetta sul serio e, per giunta, ammetta che non ne vuole sapere del sistema in cui ha lavorato (e che,evidentemente, conosce bene).

Quanto vale una vita

Settembre 2006, provincia di Cagliari.
Due musicisti della Band di Carmen Consoli, Leandro Misuriello (Bassista) e Adriano Murania (Violinista), stanno attraversando la strada per raggiungere la discoteca Tsunami. Nel frattempo arriva a folle velocità una BMW guidata da Sandro Pillai che falcia i due musicisti e, complimenti per i riflessi, riesce a fermarsi dopo aver danneggiato qualche altra auto (e non solo).
Leandro muore e Adriano si ritrova con le gambe spezzate.
Il conducente Sandro, inoltre, risulta positivo alla prova dell'etilometro (eufemismo per dire che era ubriaco) e viene rinviato a giudizio (meno male).
L'altro giorno il giudice ha condannato Sandro ad un anno di reclusione per l'omicidio (non si può definirlo diversamente) di Leandro, le gambe spezzate e tutto il resto.
Scandalizzati?
Il meglio deve ancora venire: la pena verrà commutata in due anni di libertà controllata con la sospensione condizionale.
Tradotto in parole povere il poveretto non fa nemmeno un giorno di galera e dopo quattro anni non si trova piu' traccia della condanna nel Casellario Giudiziale.

Scusatemi ma se questa è la legge, mi vergogno di vivere in questo paese dove la vita umana vale così poco: un anno di galera, anzi, meno. Perchè nella cifra sono comprese due gambe spezzate e vari altri danni materiali.
Se questa è la legge non capisco perchè i killer rischino così tanto per ammazzare qualcuno: basta investirlo e, a parte la parcella di un avvocato di grido, si rischia al massimo un anno di galera da commutare in libertà controllata.
La (si fa per dire) giustizia è (dovrebbe essere) uguale per tutti.
E queste sentenze rafforzano il concetto.
Di vergogna.

17 dicembre 2007

Data storica

Venerdì 14 Dicembre 2007, ore 21.00
ADSL operativa a Nuraminis.
Velocità 7Mbit/sec
Operatore: Telecom Italia
Era ora.
SeuDeu

07 dicembre 2007

Perdite

Non c'è giorno in cui i media non mostrino un'inchiesta sul carovita.
Il cittadino comune tira sempre di piu' la cinghia.
Ma,se ascoltiamo i produttori, ci hanno rimesso anche loro.
I rivenditori, con le lacrime agli occhi confessano di rimetterci.
I finanzieri (quelli che maneggiano i soldi e non le Fiamme Gialle)
dichiarano candidamente di rimetterci.
Lo Stato ha dichiarato che ci sta rimettendo un sacco di soldi.
I petrolieri (bontà loro) parlano di perdite.
I banchieri asseriscono di perderci.
E l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
Ma, se tutti ci stanno perdendo, considerando che i soldi
non svaniscono nel nulla, la domanda è:
CHI CI STA GUADAGNANDO?

06 dicembre 2007

Abbanoa? No: Abbasalata

A Cagliari una coppia che vive in un appartamento di circa 60 metri quadrati si è vista recapitare una bolletta dell'acqua di 16.000 (SEDICIMILA) euro.
Mi astengo da ogni commento.
Però mi piacerebbe sapere i vostri.

Va bene, va bene così

Un tempo, quando esistevano le ideologie e l'onestà intellettuale
(Qualcuno si domanderà : ma quanti anni ha questo?),
le mie idee stavano in un'area politica definita "di sinistra".
Oggi non lo so più.
Non è che ho sono perso la mia ideologia, è che le ideologie sembrano sparite.
L'unica cosa rimasta è l'interesse e la voglia di mantenere, a turno, lo status quo.
Se andiamo a vedere come stiamo oggi, sarei curioso di sapere in quanti sono convinti che i nostri attuali governanti (parola grossa) ci stiano facendo vivere bene.
Non passa giorno che, a fronte di dichiarazioni altisonanti di sviluppo in crescita della nazione, vengano presi provvedimenti in direzione opposta.
Un po' come dire: tutto va bene ma dovete continuare a tirare la cinghia.
Che senso ha questo?
I precari continuano a fare i precari, l'esercito dei disoccupati si ingrossa, le tasse aumentano, di regolarizzazioni delle unioni di fatto nemmeno l'ombra, le assicurazioni continuano a sfilarti i soldi dal portafogli, così come le banche e lo Stato.
Risulta quindi evidente che tutte le promesse fatte all'elettorato da questo governo (ma anche il precedente non ha scherzato) erano, appunto, promesse.
E' normale che, dopo questa disamina, si possa parlare di fallimento di un governo.
In un paese normale, che rappresenta il governo avrebbe dovuto parlare al Paese per dare, perlomeno, una giustificazione plausibile.
Questo in un paese normale con politici veri.
Per onestà c'è da dire che, almeno un politico che sta dentro il governo ha ammesso che il governo ha fallito, rispetto al mandato degli elettori e quindi, onde evitare di naufragare prima del tempo sarebbe bene guardarsi negli occhi e dare una svolta all'andazzo.
E' stato divertente e disgustoso, nello stesso tempo, vedere le reazioni dei suoi stessi alleati: a nessuno è passata per l'anticamera del cervello che potesse aver ragione.
Tutti si sono schierati contro anche se c'è da dire che le argomentazioni sono state varie: dal traditore della causa allo scarso senso dello Stato, dall'interesse personale alla voglia di protagonismo, eccetera (non ho letto tutte le opinioni e quindi qualcosa mi manca).
Anche al netto dell'interesse politico che vi possa essere stato in una tale dichiarazione di resa, c'è da dire che Bertinotti (che gode di una riconosciuta onestà intellettuale) ha avuto il coraggio di dire quello che è sotto gli occhi di tutti: stiamo peggio di prima e quindi chi ci governa ha fallito.
Sono comunque dell'opinione che, sotto certi versi, si sia scavato la fossa da solo perchè, nel momento in cui andrà a fondo questo governo (e penso che sia solo una questione di tempo), la colpa verrà scaricata unicamente su di lui in quanto, con le sue dichiarazioni ha minato la compattezza di un esecutivo.
Se proprio non ci si è bevuti completamente il cervello, risulta evidente che stiamo parlando di un concilio di personaggi che giocano a fare politica sulla nostra pelle dopo averci illusi con promesse sul miglioramento di vita (meno tasse, piu' potere d'acquisto e illusioni varie); in realtà trattasi di personaggi saldamente avvitati alle poltrone (esattamente come chi li ha preceduti), assolutamente menefreghisti ai bisogni della gente, con l'unico scopo di tenersi ben stretti tutti gli onori e imbattibili nello scaricarne a noi gli oneri.
In questa alzata di scudi generale contro Bertinotti ho visto una similitudine con i casi di Forleo e De Magistris. L'unica differenza è che, mentre Fausto Bertinotti non puo' essere trasferito d'ufficio ad altro incarico (questo lo possono decidere solo i suoi elettori o il Parlamento), Forleo e De Magistris si (e non hanno nessuno che li possa difendere).
Però tutti e tre hanno una cosa in comune: col loro operato sono andati contro un sistema che continua a volerci far credere che tutto va bene.

05 dicembre 2007

Risparmiare sulla benzina? Si puo'!

Con la crisi imperante pullulano i consigli su come risparmiare.
Una volta tanto mi unisco al gregge dei dispensatori di consigli e propongo il mio su come risparmiare sui costi della benzina che veleggia oltre 1,35 euro x litro.
Io ho risolto facendo installare l'alimentazione con GPL che, oltre che costare 0,65 euro per litro inquina pochissimo (le auto a GPL sono considerate Euro 4).
Il mio portafogli ringrazia.
Ciao

04 dicembre 2007

E' arrivato l'inverno

E' arrivato l'inverno e non soltanto in senso meteorologico.
Ovunque mi giro vedo persone sfiduciate dal dover arrancare
verso la fine del mese con soldi che non bastano mai.
E' tale lo sforzo per sopravvivere che non si ha neppure il
tempo (e la voglia) di guardare verso il futuro.
Sopravvivere.
Brutta parola; evoca periodi bui, tristezza, rinuncia al futuro,
ai nostri sogni, ad un domani.
Come abbiamo fatto a cadere così in basso?
Ma, sopratutto, perchè siamo caduti così in basso?
Forse per eccessiva fiducia verso chi ci ha governati e chi ci
governa adesso.
Abbiamo creduto che i politici facessero i nostri interessi.
Così abbiamo passato il nostro tempo a credere in una situazione
transitoria sino a quando siamo finiti con le spalle contro un muro
a tagliare sui tagli dei nostri miseri bilanci.
Eppure se guardiamo anche solo per dieci minuti qualsiasi televisione,
siamo tutti ricchi, nella peggiore delle ipotesi benestanti.
La povertà non esiste: è un'invenzione creata per fare notizia.
Viviamo in una società surreale e piena di contraddizioni.
Da un lato la stragrande maggioranza di noi che cerca di arrivare
a fine mese con uno stipendio da fame (chi ce l'ha) e dall'altra parte
si odono gli strepiti di una sparuta minoranza che, dal patio
della propria villa immersa in un parco oppure dal suo attico
in centro, grida allo spreco e chiede ulteriori sacrifici per
migliorare i bilanci (naturalmente i propri).
Dall'altro lato chi arrivati ad una certa ora spegne la stufa
e si avvolge in una coperta.
Per risparmiare sulla bombola del gas perchè non ha abbastanza soldi
per comprarne un'altra.
E questo è vivere?

30 novembre 2007

Dipende dall'audience....

Il 9 e 10 Dicembre si terrà a Cagliari un vertice della sicurezza con i Ministri della difesa di 10 paesi tra europei ed africani.
Ovviamente tutta la zona in cui si svolgeranno gli incontri verrà blindata.
Il problema è il fatto che il meeting si svolge al centro di Cagliari (Piazza Giovanni XXIII).
Varie associazioni e partiti in ambito locale, hanno promosso una protesta contro l'utilizzo di tale zona ed i problemi derivanti a tutta la cittadinanza.
Sino a qui la notizia.
Hanno chiesto manforte ai "colleghi" oltretirreno e...
E questi hanno passato la mano con quelle che si possono definire "scuse pietose".
Penso che la realtà sia ben altra.
I titolari di tali organizzazioni (no-global et similia) vanno a caccia solamente di visibilità mediatica e a tale scopo Cagliari non ne dispensa tanta, quindi inutile andarci.
Come sostiene (parrebbe) Luca Casarin, lui e l'organizzazione in cui milita sono impegnati a preparare la manifestazione contro il G8 di La Maddalena (vuoi mettere la visibilità mediatica in un posto strapieno di sottomarini nucleari?) e non hanno tempo.
Caruso (Prc) fa sapere che non ne sa niente (possibile?) e gli è impossibile organizzare qualcosa in tempi stretti.
Insomma: tutti impegnati altrove.
Ma diciamocela tutta: a meno che non si tratti di un evento ad alto tasso mediatico, i "disobbedienti" non si fanno vedere, lasciando il posto ai soliti sfigati locali.
Se poi salta fuori clamore, state sicuri che entrano in scena per accamparne la paternità.
Peggio di coloro che dicono di combattere.
Che pena.....

28 novembre 2007

Tuvixeddu: Meglio tardi che mai (IIa Parte)

Non riesco a capire se l'articolo di ieri su Tuvixeddu sia stato scritto da chi non capisce nulla di archeologia oppure sia stata rifilata al giornalista una "polpetta avvelenata".
L'unica cosa di una certa rilevanza (non da giustificare un titolone in prima pagina) che ha scritto è sul ritrovamento di alcune tombe puniche perfettamente conservate.
Per l'acquedotto romano è arrivato in ritardo di quasi un secolo....
La presenza dell'acquedotto è nota sin dall'epoca del Taramelli e la parte scavata recentemente è una nuova porzione (vedere le foto piu' sotto) che, secondo l'opinione degli archeologi, dovrebbe congiungersi col troncone che è stato rinvenuto vicino al Teatro Massimo (Corso Vittorio Emanuele/Viale Trento); inoltre, sotto il lussuoso palazzo del condominio costruito dalla Ditta Puddu, ne passa un altro troncone.
Da qui la convinzione degli archeologi che quanto esistente a Tuvixeddu e quanto rinvenuto piu' a "valle" faccia parte di un'unica struttura.
Ma da qui a sparare in prima pagina la notizia del ritrovamento un acquedotto romano ce ne passa.
Sottolineo che il tracciato dell'acquedotto è noto (a grandi linee) e che, nella parte residente sul colle, è DENTRO l'area del parco di Tuvixeddu, ovvero dentro il progetto di Parco Archeologico (attualmente gettato alle ortiche dalla RAS).
Anche le tombe ritrovate sono DENTRO l'area del parco, più o meno dove ci si aspettava fossero.
Da quanto letto sul giornale, non risulta chiaro in quale zona sono stati effettuati i ritrovamenti, facendo quasi pensare al lettore (a meno che non si tratti di un esperto del settore) che questi sono stati effettuati al di fuori dell'area archeologica.
Area che, inizialmente era di 10 ettari, diventati poi 20 per cessione da parte di Coimpresa di altri 10 al Comune di Cagliari.

Quindi niente di nuovo sotto il sole:
al di fuori dell'area archeologica protetta NON c'è nulla tranne la nuda roccia; quello che poteva esserci prima è stato trasformato in ghiaia almeno 40 anni orsono.
Si continua col solito gioco scorretto della disinformazione o meglio, dell'informazione parziale e quindi ingannevole.
Continua, insomma, la solita "guerra per Tuvixeddu" che, a meno di ravvedimenti dell'ultima ora, avrà come unica vittima il Colle di Tuvixeddu.
E' particolarmente singolare che un articolo siffatto salti fuori a ridosso della discussione da parte dei Giudici del TAR sul ricorso di Coimpresa per il blocco dei lavori sul colle.
Coincidenze. Si dice così?

Nel frattempo godetevi le immagini dell'acquedotto Romano.
(Courtesy by MDC Architetti)






27 novembre 2007

Tuvixeddu: meglio tardi che mai

Leggo oggi su un quotidiano un titolone sparato in prima pagina sul ritrovamento dei resti di un acquedotto romano a Tuvixeddu.
Beh, penso, meglio tardi che mai, visto che della sua esistenza lo si sapeva dal secolo scorso.
Scorrendo l'articolo mi è venuto da pensare che si tratti di una splendida manovra di retromarcia.
Mi spiego meglio: dall'inizio dell'anno è iniziata una battaglia per la conquista del colle, dopo anni di oblio.
Sono scesi in campo una pletora di "esperti", "saggi", "intellettuali", eccetera; ciascuno con le proprie (più o meno) brillanti idee e fantasiosi progetti.
Si è bloccato tutto, molte persone hanno perso il loro lavoro (a proposito, perchè non è stata spesa nemmeno una parola sugli operai di Coimpresa che sono stati licenziati perchè è stato bloccato il cantiere?).
In compenso molte altre persone hanno fatto un importante salto di carriera.
Attualmente, tra fantasiosi progetti francesi e precedenti dichiarazioni,
la situazione si è ingarbugliata come non mai.
Da un lato le precedenti prese di posizione fatte per bloccare il cantiere, con consigli & deduzioni di come sarebbe dovuto essere il colle, dall'altro lato l'incredibile "progetto francese". Che sta esattamente all'opposto.
E' chiaro che la situazione non è più credibile, quindi non sarebbe male ricominciare daccapo.
E' pacifico che dichiarare di aver sbagliato comporterebbe la caduta di molte teste (e questo in Italia è qualcosa di simile alla bestemmia), quindi, perchè non trovare una strada che accontenti tutti?
Ecco quindi che viene "scoperto" un acquedotto romano, unitamente ad una serie di tombe puniche "perfettamente conservate".
Uno scoop che giustificherebbe la rimessa in discussione la sistemazione del colle.
Senza scontentare nessuno.
C'è un particolare che mi lascia perplesso: in questi ultimi sette mesi non è stato effettuato alcun intervento archeologico su Tuvixeddu ergo, le scoperte sono sicuramente precedenti.
Come mai la cosa salta fuori solo adesso?
Dimenticavo il pallone aerostatico: molto coreografico.

26 novembre 2007

L'ennesimo balzello

Le fregature per le nostre tasche, chissà perchè, passano sempre sotto il colpevole silenzio dei media i quali, visto il tema toccato, hanno tutto l'interesse a starsene zitti.
Per capirci meglio, l'argomento è il canone RAI che secondo la Corte Costituzionale (sentenza 24010 del 20/11/2007) ha stabilito che il canone non è una tassa di possesso bensì un prelievo fiscale a tutti gli effetti.
Cosa significa tutto questo in termini comprensibili?
Semplice: mentre prima, come tassa di possesso, non possedendo un apparecchio televisivo non si era tenuti a pagare il canone, adesso essendo il canone equiparato ad un prelievo fiscale (ennesima tassa da pagare, quindi), diventa un pagamento OBBLIGATORIO per tutti i soggetti fiscali.
Difatti, investendo la C.C. la competenza sul canone RAI al giudice fiscale, praticamente dice che, essendo un prelievo fiscale (obbligatorio), il non pagare il balzello (perchè di questo si tratta) comporta una violazione degli obblighi fiscali del contribuente.
In pratica chi non paga il canone RAI è un evasore fiscale.
Con tutto quello che ne consegue.
Eccoci così con l'ennesima tassa da pagare (come se non bastassero le altre) mentre i media, TV sopratutto, si sono guardati bene dal passare la notizia.
Tralasciando per un attimo l'iniquità di tale balzello che oltretutto, va a privilegiare un'azienda privata (la RAI è una Società per Azioni anche se controllata totalmente dallo Stato, almeno nelle lottizzazioni), c'è da dire che esiste una sperequazione nel suo pagamento in quanto non si tiene conto delle varie fasce sociali applicando la tariffa. Alla fine si tratta di una "una tantum" di importo fisso applicata ogni anno, con tanti saluti alla proporzionalità dei redditi.
Ricordo infatti che le tasse (prelievi fiscali suona piu' soft) vengono (almeno in teoria) applicate PROPORZIONALMENTE al reddito del contribuente.
Mi farebbe piacere che diceste la vostra sull'argomento anche se capisco perfettamente che un'altra tassa sulla spazzatura non fa piacere a nessuno.
Provate a seguire per qualche ora la RAI e poi decidete voi se si tratta di pagare dei soldi abbondantemente sudati per della spazzatura (senza offesa alla spazzatura).

22 novembre 2007

Ma l'Open Source è gratis?

Il grande problema dei sistemi operativi freeware è che hanno pochissimi applicativi per gli utenti.
Il pregio è che quei pochi che ci sono possono essere adattati alle esigenze dei singoli utilizzatori;
la fregatura sta nel fatto che per poterli adattare ai tuoi scopi o sei un programmatore o non ci cavi un ragno dal buco.
Dato che i programmatori non vivono d'aria, occorre retribuire il loro lavoro.
Quindi, se si vuole avere un programma tagliato secondo le proprie esigenze o si diventa programmatori o si devono scucire soldi, ovvero si ha un costo.
A questo punto il dilemma è lampante:
Costa di piu' avere un sistema proprietario, pagando licenze di sistemi operativi e programmi oppure avere tutto gratis e pagare i sistemisti ed i programmatori per farsi adattare i sistemi?
Basta fare due conti per scoprirlo.
Dimenticavo: il costo di un bravo sistemista programmatore sta tra quello di un idraulico chiamato di domenica mattina ed un dentista nei giorni feriali.
Vedete voi.....

Ahi Ahi il WiFi......

Leggendo le varie opinioni (e sproloqui) sul WiFi (o WiMax che dir si voglia) mi rendo conto che vi saranno cocenti delusioni nel momento in cui questo sistema verrà messo a regime.
Questo perchè la stragrande maggioranza di persone confonde l'equazione
WiFi = alta velocità con quella
WiFi = larghezza di banda.
Ricordate sempre che piu' è alto il numero di utenti connessi e piu' diminuisce la larghezza di banda e, perchè no, piu' si hanno rallentamenti.
In poche parole il WiFi va benissimo se si devono visitare siti Internet o scaricare la posta.
Scordatevi di poter usare il P2P (eMule & simili).
Provare per credere....

Nuraminis & ADSL - Non se ne parla

Diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Telecom quello che è di Telecom.
I miracoli di venerdì scorso era in realtà un miracolo:
il tecnico in gamba.
Dell'ADSL dal 20 Novembre nemmeno l'ombra.
Dopo la solita odissea telefonica al 187 mi sono sentito dire che, se tutto va bene, se ne riparla a Febbraio 2008.
Mi sento preso per il culo.....
Quindi ritengo doveroso dare a Telecom quello che è di Telecom.
Ovvero una valanga di legnate ai responsabili e la disdetta del contratto.

Aggiunta dell'ultima ora:
Una rapida inchiesta nelle "zone grigie" Telecom mi hanno assicurato che al 99% l'ADSL partirà a Nuraminis ai primissimi di Dicembre.
Staremo a vedere.....

21 novembre 2007

I costi dell'Open Source

In tema di Open Source e Sistemi Proprietari ve ne racconto una.
Circa un anno orsono, un funzionario di un ente (carissimo amico) mi contatta per vedere se riesco a risolvergli un problema che ha in ufficio.
Il suo problema era dato dal poter avere un database in cui fosse possibile poter creare una struttura flessibile con possibilità di ricerca incrociata con parametri multipli.
Detta così la cosa sembrerebbe complessa.
Sono andato a vedere il sistema informatico su cui doveva girare questo database ed ho trovato la solita architettura Client- Server Windows....
Gli era stata offerta la possibilità, da parte di una nota ditta specializzata, di sostituire tutta l'architettura preesistente con una open source (leggi Linux) per poterci far girare un database scritto "ad hoc" con codici sorgenti open source.
L'idea, di per se era ottima ma, fatti i conti del costi, tra reinstallazione dei sistemi e scrittura del programma di database "ad hoc" (compresa assistenza software al database), diventavano uno sproposito.
Giusto per stare nei costi ho fatto installare una copia di FileMaker Pro e gli ho spiegato in un paio d'ore il suo principio di funzionamento.
Voglio sottolineare che questo funzionario ha una conoscenza informatica assolutamente di base, quindi non fa parte della categoria degli smanettoni.
E' rimasto qualche settimana a provare l'applicativo e dopo un mese mi ha richiamato per farmi vedere il suo lavoro: si è creato un database su misura, funzionale, totalmente riconfigurabile, flessibile e, cosa sommamente importante: affidabile.
Tutto questo usando quel paio d'ore di spiegazione e leggendo i "tutorials" (sorta di manuali dinamici che ti insegnano come far funzionare un programma nelle sue parti).
A distanza di un anno mostra orgoglioso il suo database che, nel frattempo, ha ampliato alla catalogazione anche di parti grafiche e video. E' stracontento perchè ha ottenuto quello che voleva, ha tutto sottomano e non deve perdere tempo a far capire al prossimo cosa vuole ottenere.
Il costo? Meno di 400 euro.
Il costo dell'apprendimento? Una pizza offerta a me per la (ridicola) consulenza e l'aver seguito i tutorials inclusi nell'applicativo.
Il costo del database "ad hoc" proposto? 7.000 euro (IVA esclusa) + 50 euro (IVA esclusa) all'ora per l'assistenza.
Tutto con tecnologia open source...
A voi le conclusioni...

Mica capito....

Oggi 100 dollari valgono 67,63 euro.
Il costo del petrolio è espresso in dollari.
Il costo del petrolio aumenta.
Il valore del dollaro rispetto all'euro diminuisce.
Il petrolio,visti i cambi valutari favorevoli, ci costa meno.
Allora perchè il costo della benzina aumenta sempre?

19 novembre 2007

Nuraminis & ADSL: e' la volta buona?

Una volta tanto parlo bene di Telecom.
Venerdi' è arrivato il tecnico per installarmi
la linea telefonica in casa: preciso, gentile, competente.
Impianto finito di cablare alle ore 16.
Telefono attivato alle ore 20.
Stesso numero di utenza che avevo a Cagliari.
Da non crederci.
Ovviamente ho posto la domanda d'obbligo: e l'ADSL?
Risposta: il 20 Novembre dovrebbe essere attiva.
Sono rimasto senza parole.
Due miracoli in un giorno?
Il 21 vi dico come è andata.

12 novembre 2007

Il maneggio del Maneggio

Oggi voglio raccontarvi una storia di ordinario sfruttamento.
In quel di Nuraminis esiste un (si fa per dire) maneggio, direi abbastanza male in arnese che vegeta in attesa di tempi migliori. Fatto sta che, ultimamente, i proprietari hanno (si fa sempre per dire) assunto un lavorante col compito di occuparsi della struttura e tenerla in ordine con la promessa di un salario (basso) integrato da vitto e alloggio.
In questi tempi di crisi, spesso, non si va molto per il sottile quindi, nonostante l’esiguità del compenso il lavoro è stato accettato.
Giusto per capirci meglio, la definizione di tenere pulito un maneggio niente altro è che spalare cacca di cavallo e localizzarla in un posto (deposito di letame), a giudicare della quantità di letame spalato era da parecchio che il posto non veniva accudito in maniera decente; pulire i box dei cavalli e dare loro da mangiare.
Gira e rigira trattasi sempre di spalare cacca.
Comunque sia, spala oggi, spala domani, il tempo è passato e, al momento di scucire i soldi promessi, la proprietà, come tutti i furbi che prima commissionano un lavoro senza nessuna idea di pagarlo, ha iniziato a tirare fuori scuse di tutti i i generi per poi, una volta messa alle strette, accampare scuse per non pagare.
Morale della favola: un mese di lavoro non pagato.
Un mese a spalare cacca di cavallo, in mezzo a schifezze di ogni genere, con un rischio infezioni non indifferente, senza vaccinazione antitetanica, senza assicurazione, senza nulla, con orari non proprio da impiegato per sentirsi accampare scuse fuori dal mondo al momento di dover incassare il dovuto.
Non male.
Non male anche il fatto che certi avvoltoi che lucrano sulle necessità di trovare un lavoro della gente siano ancora a piede libero e venga data loro la possibilità di continuare questo miserabile giochino all’infinito.
Fortuna? Giuste conoscenze? Connivenze? Interessi obliqui? Chissà....
Da una piccola investigazione su questi figuri, mi risulta che il giochino di proporre di lavorare al maneggio per poi non pagare è una prassi consolidata da tempo; quello che mi lascia stupito è che nessuno interviene.
E, a quanto pare cose su cui intervenire ce ne sarebbero tante; dalla situazione igienica del sito a costruzioni che farebbero a botte con la Legge Bucalossi; dalle condizioni in cui versano gli animali alle mancate assicurazioni e regolarizzazioni dei lavoranti.
Voci di paese dicono anche che l’Amministrazione Comunale di Nuraminis voglia acquistare questo maneggio.
Se è vero, due cose hanno un nesso?

08 novembre 2007

Micro$oft & Enti pubblici

Giorni orsono, Claudio Cugusi ha, forse inconsapevolmete, scoperchiato una pentola molto pericolosa: i costi di gestione dell'informatica nel Comune di Cagliari e le cifre folli che vengono spese per dotarsi di cose che si possono reperire tranquillamente a costi irrisori o, come si dice a Cagliari, aggratis.
Non tutti sanno che dotare un computer di sistema operativo ed una suite (seppur minima di applicativi) viene a costare, mediamente, il triplo del costo del computer stesso (di solito soprannominato hardware).
Chi ha un computer a casa, solitamente ha (forse) una licenza per il sistema operativo fornita insieme al computer ed una serie di programmi, spesso e volentieri, privi di licenza.
Prima di dissertare sul fatto che la stragrande maggioranza di persone siano assimilabili a "pirati informatici", andiamo a vedere le cifre, seppure con grande approssimazione.
Iniziamo col sistema operativo: il solito Winzozz XP (ovviamente la versione PRO) ci sfila dal portafogli NON meno di 200 euro.
La solita suite di Office costa, nel migliore dei casi, 500 euro.
Nel caso in cui si debba utilizzare un sistema operativo con funzioni di Server (classico in un'azienda), sotto i 1500 euro forniscono soltanto gli imballi.
Gli altri programmi, che definisco aggiuntivi (vedi Photoshop & affini) faccio finta che non servano (se no vanno aggiunti mediamente 2000 euro cadauno).
Quindi da un primo calcolo vediamo che, solo per poter fare qualcosa, al costo dell'hardware vanno aggiunti (almeno) altri 700 euro, quindi, facendo finta che il computer acquistato sia costato 1.000 euro, questo costo lievita subito piu' in alto.
Andate a moltiplicare per il numero di pc acquistati il costo aggiuntivo e fatevi i conti da soli.
In un precedente articolo (s)parlavo della suite di Office (palla al piede e balzello standard appioppato sopratutto alle Amministrazioni Pubbliche).
Riassumo il contenuto di quell'articolo affermando che Office NON è mai stato considerato uno standard.
Anche la P.A. italica ha definito "Standard" i formati PDF (Adobe Acrobat)ed ODF (Open Document Format).
Office supporta (a malapena) soltanto il secondo formato.
Giusto per capirci, l'ultima versione di Office è stata creata per imporre DEFINITIVAMENTE lo standard di file Office, con buona pace dei formati standard (che sono aggratis e su cui M$ non ci guadagna una mazza).
Oltre questo, far funzionare la suite di Office comporta l'utilizzo di computer sempre piu' performanti e, cio' nonostante, l'applicativo funziona sempre un un notevole grado di lentezza.
Ovviamente, non appena si impara ad usare una versione, ne esce subito un'altra che abbisogna di un nuovo training per poterla utilizzare.
A questo punto, i piu' attenti avranno intravisto un ulteriore costo da subire:
i corsi di aggiornamento.
Dato che l'italica arte di arrangiarsi aveva risolto il problema col sistema: uno impara l'uso e poi lo spiega ai colleghi, Micro$oft si è inventata i "Corsi Certificati" che devo essere tenuti da insegnanti "certificati" e quindi per poter usufruire di questi corsi occorre, ovviamente, "sborsare" altri soldi.
E poi dove li mettiamo i costi di assistenza tecnica (solto helpdesk telefonico che non serve a nulla)?
Insomma, si tratta di tutto un giro di false esigenze create per spillare soldi ovunque.
Dato che l'italiano sarà anche ignorante in informatica ma, quando si tratta del proprio portafogli, fesso non è; il settore del privato non rende nulla.
In compenso, quello pubblico fa recuperare cifre importanti.
Ovvio che tutti voi si porranno la domanda da un milione di euro:
"Allora perchè si vanno a spendere cifre folli per l'informatica nelle P.A.?"
Personalmente preferisco pensare che chi prende le decisioni politiche su cosa acquistare per le P.A sia, informaticamente parlando, ignorante come una zappa; diversamente dovrei pensare che in tutto questo businness di cui ho accenato sopra....

Nota finale per Claudio Cugusi:
Ad occhio i costi di licenze per i 200 computer di cui hai parlato nella tua lettera avranno (nella migliore delle ipotesi) creato una spesa extra di 30.000 euro.
Se consideri (come ben sai) che con i sistemi Linux (che girano egregiamente su qualsiasi pc) ed i software "free" come Open Office si pagava solo l'hardware..
Comunque ti do un consiglio spassionato: se non hai spalle larghe, lascia perdere il discorso dei costi "strani" dell'informatica; troppi interessi, troppi soldi e pochi scrupoli.
Anche Robin Hood, mutatis mutandis, fece lo stesso e sappiamo come è andata a finire.
Vedi se riesci a fare altrettanto Claudio Hood.

Tuvixeddu: guardatevele bene.

Oramai è assodato che il fantastico progetto francese andrà avanti con conseguente interramento di tutte le tombe (evidentemente disturbano).
In compenso si dovrebbe poter godere della stessa vista mediante una ricostruzione 3D delle stesse che verrà situata in una sala apposita (magari vicino ad un McDonald).
Magari poi va a finire che anche le ricostruzioni 3D disturbano e nn si avranno nemmeno quelle.
Quindi, tra il vedere e il non vedere, pubblico tre immagini di Tuvixeddu, gentilmente fornite dallo Studio Architetti Masoero & De Carlo di alcuni scorci del sito.
In particolare queste ritraggono l'acquedotto romano.
Sempre meglio una foto di una ricostruzione 3D...





24 ottobre 2007

Gente perbene, gente permale - II

Fa piacere sapere che si è letti anche se di certe telefonate a commento ne farei volentieri a meno....
Nemmeno 5 minuti dopo la pubblicazione del post "Gente perbene, gente permale", mi è arrivata una telefonata da un personaggio "impegnato" nel recupero di quelle persone "socialmente disastrate" (leggi tossicodipendenti ed ex carcerati).
Ovviamente il personaggio in questione fa parte della solita associazione.
Cio' che mi ha indispettito è stato, oltre al contenuto della telefonata, il tono che questo personaggio ha usato.
Ma scherziamo? Ho offeso la categoria dei socialmente disastrati difendendo i diritti di una persona che ha sempre seguito le regole?
Siamo diventati matti all'improvviso o c'è gente che veramente ci marcia in queste cose?
Dove lasciamo tutti quegli anziani che non riescono quasi a sopravvivere e li vedi a frugare nei cassonetti in cerca di qualcosa per tirare avanti?
E tutti quelli che incassano stipendi (si fa per dire) di 500/600 euro, spesso in nero, senza lamentarsi perchè hanno una famiglia da mantenere e non vanno a rubare?
E quelli che si vedono soffiare quei pochi posti di lavoro che ci sono perchè sono riservati a coloro che hanno appena lasciato le patrie galere?
Oppure quelli che aspettano da una vita un tetto che viene dato ad extracomunitari (possibilmente rom) e continuano ad aspettare campando chissà dove?
TUTTA QUESTA GENTE DOVE LA LASCIAMO?
Non è che essere onesti è diventato un reato che ti toglie anche i piu' elementari diritti ad una vita dignitosa?
Suvvia, smettiamola di scherzare ed iniziamo ad essere seri.
Vediamo di piantarla, una volta per tutte, di fare i finti perbenisti ed occupiamoci di chi ha veramente bisogno di noi, di chi ha veramente diritto ad essere aiutato ad avere una vita dignitosa, anche se ha il gravissimo handicap morale di essere UNA PERSONA PERBENE.
Nota finale: Ho scritto questo articolo di getto ed anche abbastanza inc***to per quanto sentito però non cambio una virgola di quanto detto.
Non sono mai stato un razzista o un classista, anzi. Però ritengo che esista una scala di valori da cui si debba partire e, nel gradino piu' alto ci stia l'onestà.
Ovvio che debbano essere privilegiati i piu' onesti anche se a questa categoria non viene data voce.
Gliela do io.
E voi?

Gente perbene, gente permale

Leggo, sgomento, un articolo su un uomo che a 39 anni ha tentato il suicidio.
Sono le motivazioni che mi sconvolgono piu' che altro.
Non riesce a trovare lavoro perchè, come sembra dall'articolo, molti lavori sono riservati ad ex tossicodipendenti ed ex carcerati.
La richiesta di alloggio poi viene vista DOPO quelle degli extracomunitari.
Ergo, se non sei un delinquente, un emarginato o un extracomunitario hai due sole possibilità: o diventi come loro oppure speri che qualcuno ti faccia la carità.
Non ho parole per commentare una simile realtà.
Scrivevo molti mesi addietro di tutti coloro che sbarcano il lunario senza lamentarsi e vengono lasciati nell'oscurità mentre chi strepita ha subito visibilità e quello che cerca. Avevo, purtroppo, ragione.
Mi domando che razza di nazione siamo diventati se una persona retta ha meno possibilità di lavoro di un ex detenuto. Dove siamo finiti?
Piantiamola, una volta per tutte, di fare il falso perbenismo ed il pseudogarantismo verso certe fasce sociali che sono uscite fuori dalle regole. Sono d'accordo che vadano aiutate a reinserirsi nella comunità ma, se questo avviene a scapito di chi ha sempre rispettato le regole beh, scusatemi tanto, non ci sto.
Non so voi.

Il riferimento all'articolo è:
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/regalo-suicidio/
parla-disoccupato/parla-disoccupato.html

11 ottobre 2007

ADSL a Nuraminis?

Ciao a tutti, emergo dagli scatoloni che sommergono la mia nuova casa con una notizia che ha quasi dell'incredibile.
A Nuraminis è attiva l'ADSL!!!!
Essendomi trasferito da poco a Nuraminis, tra le varie utenze che ho trasferito, vi è quella della Telecom.
Sembrerebbe, così dice il loro computer, che la mia utenza di Cagliari sia telefonica che ADSL si possa spostare SUBITO a Nuraminis in quanto risulta attivo il servizio.
POSSIBILE?
Ci crederò soltanto quando funzionerà il modem a casa anche se l'Ufficio Tecnico Telecom dice che è così...
Ma vuoi vedere che è la volta buona?
A presto, io torno ad aprire gli scatoloni: non trovo la caffettiera!

19 settembre 2007

Micro$oft? No grazie

Una delle richieste piu' frequenti che mi fanno gli amici dotati di computer (e chi non ce l'ha oggi?) è di recuperare una versione di Office della Microsoft perchè, oramai, nell'immaginario collettivo, Office è diventato uno standard.
Balla spaziale: Office NON è uno standard nell'Office Automation, tanto è vero che l'ISO (International Organization for Standardization) ha bocciato il formato proprietario di Microsoft per l'office automation.
Quindi?
Semplice: si passa ad altri software che sono compatibili con Office ma hanno un formato di file realmente standard.
In parole povere: Microsoft Office costa una valanga di soldi, ed è farragginoso, in piu' i files prodotti non sono leggibili perfettamente da altri software (a meno di non scegliere dei tipi di salvataggi con formati differenti).
Non dimentichiamo inoltre che avere una copia piratata di Office è un ottimo sistema per trovarsi sulla porta di casa la Guardia di Finanza con un'accusa di pirateria informatica.
Eh, sì, forse non lo sapete ma è proprio Microsoft che promuove denunce mirate a chiunque detenga un suo prodotto privo di licenza; i loro legali passano, in pratica, il loro tempo a depositare denunce circostanziate alla GdF ed alla Polizia Postale e, si sa, in presenza di una denuncia, la macchina della giustizia si deve obbligatoriamente in moto con tutto quello che ne consegue.
Quindi, perchè rischiare per avere un prodotto che è compatibile, praticamente, solo con se stesso quando esistono altre suite di office automation AGGRATIS che fanno quanto e di piu' di un qualsiasi Office Micro$oft.
Siamo obiettivi: al giorno d'oggi spendere (o rischiare la galera) per avere una copia di Office non ha piu' senso: basta andare sul sito di IBM che avere gratuitamente la suite di Lotus Symphony, oppure su Google per avere la suite di Apps o, scelta delle scelte, installare sul proprio computer la suite di Open Office che il sottoscritto utilizza da oltre sei mesi con notevole soddisfazione spedendo files compatibili con praticamente tutte le applicazioni dei mondi Windows, Linux e Mac; è veloce, stabile e, cosa importantissima: non si pianta mai.
Datemi retta scaricate o installate una di queste applicazioni e fate sparire Microsoft Office, vi accorgerete della differenza.
In meglio

18 settembre 2007

L'ADSL nelle Riserve Indiane

Torno ora, con le pive nel sacco, da una visita alla RAS per capire a che punto è la soluzione anti digital divide sbandierata ai quattro venti.
Premettendo che, non essendo un "pezzo grosso" e nemmeno ammanigliato con qualsivoglia politico, sono riuscito solamente a parlare con personale di medio livello (peraltro molto cortese), e le novità sono, in sintesi che....

Interpretazione e spiegazione dal burocratichese

...Per motivi tecnici tutti i cablaggi hanno (e stanno) subendo ritardi quindi gli allacci nei paesi del Campidano (quelli sulla SS 131 per intenderci) subiranno dei ritardi anche cospicui.
Di date, ovviamente, nemmeno a parlarne.
Sono riuscito a sapere che Nuraminis dovrebbe essere cablata entro Febbraio 2008 mentre, udite udite, San Sperate non risulta da nessuna parte.
Sembra cancellata dall'ADSL. Cercherò di capire meglio cosa sta succedendo.

Nel frattempo non sarebbe male tempestare di email i vari uffici della RAS per far sapere che esistiamo.
Poi, eventualmente, potremmo metterci d'accordo per fargliela pagare alle prossime elezioni.
I politici sono mooolto sensibili all'argomento voti.
Ma questa volta NON prima i voti e poi l'ADSL.
Il contrario.

Se siete d'accordo, fate il passaparola e fatemi sapere.

Io continuo a bussare alle porte.
Dimenticavo....
In Telecom nessuno sa nulla di tempi e luoghi.
Ciao
SeuDeu

Nuovi sport

Leggo su un giornale locale (pagina di cronaca con titolone) che sei
Consiglieri del Comune di Cagliari dovrebbero recarsi a Parigi con compiti di rappresentanza.
Qui scatta l'emulazione de "La Casta".
Ovvero la caccia (presunta) agli sprechi ed alle agevolazioni dei politici (cosa vera in senso lato).
IN questo episodio si è confusa, come si suol dire, l'aragosta con la sardina in scatola, nel senso che si paragona un viaggio di alcuni giorni per rappresentare Cagliari a Parigi con uno spreco di denaro dei contribuenti utilizzando chissà quali risorse pubbliche.
Se andiamo a vedere le cose in dettaglio, scopriamo subito che i Consiglieri viaggeranno su mezzi pubblici (aerei, treni, taxi) e non su jet noleggiati all'uopo; che alloggeranno in normali alberghi e non in suite imperiali. Insomma, volendo parlare di "vacanza pagata" potrebbe essere assimilata ad un viaggio premio per un dirigente di medio livello di una media azienda.
Non di piu'.
Questo avendo tra le mani le cifre del budget stanziato (cosa che, forse, qualcuno si è dimenticato di esaminare).
Secondo me la notizia andava messa nella pagina sportiva.
Difatti è emblematica del nuovo sport: impallinamento al politico.
Sport nato dal cricket....

17 settembre 2007

Tuvixeddu Story - Le immagini 1



La storia, a puntate e per immagini, dei lavori svolti a Tuvixeddu



Le immagini sono state gentilmente fornite da MDC Architetti



Che di tempo a Tuvixeddu ne hanno passato tanto per redarre il progetto



E, ovviamente, ringrazio





14 settembre 2007

Furto d'autore - Commento

Confesso che il contenuto della mail di Masoero & De Carlo mi ha preso un attimo in contropiede.
Non tanto per il suo contenuto intrinseco, peraltro molto inquietante, bensì per il messaggio insito.
Iniziano a scoperchiarsi pentole che sino ad oggi sembravano sigillate e da esse trascimano verità molto scomode e, sopratutto, chiavi di interpretazione che, per alcuni, ridisegnano la storia di Tuvixeddu e per altri, confermano i sospetti espressi a mezza voce perchè non suffragati da fatti.
Tirando un bilancio da gennaio ad oggi, salta agli occhi che in quella che ho sempre ritenuto "la battaglia di Tuvixeddu" si stanno delineando vincitori e vinti (la classifica è, ovviamente, momentanea aspettando la sentenza del TAR).
A maggio scrivevo che si stava mettendo a tacere tutta la vicenda ed avevo ragione.
E'il come tutta la vicenda sia caduta nell'oblio che da da pensare.
I paladini (autodichiaratisi) di Tuvixeddu, piano piano, sono uscite di scena prendendo le distanze dalle dichiarazioni infuocate di qualche mese prima e sono svaniti nel nulla.
Alcuni hanno tentato la strada politica (elezioni comunali in Sardegna), alcuni hanno avuto dei contratti di consulenza piu' o meno importanti nelle varie amministrazioni, qualcuno è finito in RAS con compiti politici importanti; insomma, oggi hanno tutti qualcosa da fare di piu' importante.
Curioso.
C'è anche chi (Masoero & De Carlo) si sono visti, in pratica, copiare il loro progetto e vederselo riproposto da un luminare del settore (rigorosamente straniero se no non fa chic) e vederselo strombazzare sui media come l'unico progetto (valido?) su Tuvixeddu.
Viene da chiedersi come abbia fatto il megarchitetto straniero a redarre un progetto che ad altri è costato anni di lavoro in pochissimi mesi: o gli architetti nostrani sono degli scansafatiche e quelli stranieri degli stakanovisti oppure viene da pensare che sia stato copiato da qualche parte.
In un post dal titolo "Tuvixeddu ringrazia" in data 20/07/07 ho scritto la seguente frase:
"Tutti in fila con la mano tesa (e progetti in tasca)....."
Quelli che non hanno adottato questa politica sono stati emarginati senza avere la possibilità di poter continuare a dire la loro pubblicamente.
Cosa normale in un paese in cui il potere ha la capacità di gestire anche i mezzi di informazione tradizionali.
Per quanto questa vicenda sia indigesta ed amara è bello vedere che non tutti si svendono per un piatto di lenticchie.
Esiste ancora una dignità umana e professionale che trascende dai meri interessi di bottega, ed è per difendere e tutelare queste persone che ci si batte.
Io almeno ci provo.
E voi?
SeuDeu

13 settembre 2007

Furto d'autore

Ho ricevuto questo documento dagli Architetti Masoero & De Carlo, noti per aver progettato (splendidamente) la lottizzazione di Tuvixeddu. Ho letto due volte il documento non credendo ai miei occhi e ritengo sia doveroso pubblicarlo INTEGRALMENTE affinchè ciascuno di voi si faccia un'idea di come stanno andando le cose.

12/09/2007 Architetti Masoero & De Carlo

In risposta ai recenti articoli su Tuvixeddu e sul progetto di Gilles Clement
Immagini della Necropoli che Cagliari non ha mai potuto vedere
L’articolo allegato tratto da D di Repubblica dell’8 settembre, rappresenta bene il livello della campagna mediatica sottile e costante che la vicenda di Tuvixeddu ha raggiunto
Siamo costretti a subire periodicamente, con un frustrante senso di impotenza, la lettura di articoli in cui si fa passare quello che noi stavamo facendo a Cagliari come un atto di distruzione e di cementificazione.
Quando circa 10 anni fa abbiamo redatto i primi progetti per Tuvixeddu, di sostenibilità ambientale si parlava poco ed era materia per pochi appassionati (spesso considerati inutili idealisti o fanatici) o per ricercatori. Noi da sempre abbiamo come metodo progettuale lo studio attento dei luoghi e il rispetto dell’ambiente. Le persone con cui abbiamo lavorato in questi anni, i tanti nostri interlocutori in Comune, Regione e Soprintendenza lo possono testimoniare. La nostra ricerca instancabile per soluzioni sempre più ecocompatibili parte da lontano e non è frutto di mode recenti.
Nel parco di 20 ettari che abbiamo progettato in forma esecutiva nel 2002 e il cui cantiere era ormai al termine (tutte le piantumazioni e le opere di integrazione della vegetazione esistente erano previste per questo periodo (fine 2007). Nella grande area archeologica della Necropoli (che sembra essere stata scoperta solo ora grazie al Governatore e ai suoi brillanti consulenti e consiglieri) gli archeologi sono al lavoro da circa tre anni e silenziosamente ma con grande entusiasmo e competenza hanno esplorato studiato rilevato classificato centinaia di tombe con i loro corredi, e reperti di varia natura.
Con le scarsissime risorse economiche che il nostro Stato ha messo a loro disposizione, nonostante grandi proclami della Regione di far avere finanziamenti per la valorizzazione del patrimonio archeologico, hanno lavorato con pochi mezzi e tanta passione, racchiudendo i piccoli “tesori” in scatole recuperate da confezioni di farmaci, cosmetici, alimenti…raccolte in cassette e stipate in depositi inaccessibili, perché la Soprintendenza non dispone nemmeno di appositi contenitori. Ogni nostro sopralluogo in cantiere si concludeva con l’apertura di queste piccole preziose scatole che le archeologhe delicatamente e orgogliosamente ci mostravano.
Durante l’ultimo sopralluogo abbiamo avuto l’emozione di percorrere un tratto dell’acquedotto romano che intercetta la Necropoli fenicio-punica
E’ questa la cementificazione, lo scempio della Necropoli?
Al parco archeologico di Tuvixeddu serviva un affaccio sulla via S.Avendrace dove alcuni lotti destinati all’edificazione, contengono tombe più o meno conservate e dove il fronte di cava rivela, come una sezione grafica, i pozzi e le camere funerarie. Il nostro ultimo progetto esecutivo e già finanziato con fondi UE del 2006 per l’ampliamento del parco, ne prevedeva l’acquisizione tramite esproprio da parte del Comune: è stato tutto bloccato in Regione e i finanziamenti comunitari persi.
Lo scopo dell’azione di forza del Governatore era quello di appropriarsi di tutta l’operazione di trasformazione dell’area per farne uno strumento politico. Ha ottenuto il suo scopo diventando paladino della difesa dell’ambiente a livello nazionale. Peccato però che…..
La gente non sa, o ha dimenticato in seguito al martellamento mediatico, che il parco era già quasi ultimato e che la bella, grande e suggestiva Necropoli sarebbe stata visitabile da studiosi e turisti, già dall’anno prossimo. Se lo scopo era quello della tutela, si sarebbe certo dovuto procedere con l’includere i lotti di via S.Avendrace, che non c’entravano con l’operazione di sviluppo immobiliare che Soru ha voluto bloccare, e procedere con l’ampliamento di quanto era quasi ultimato così come in programma.
Per i lavori del parco sono già stati spesi € 2.500.000,00. Ora i lavori sono fermi, senza il loro completamento le aree subiranno un inevitabile degrado, le tombe scavate e ripulite si riempiranno nuovamente di terra e detriti.
Il Governatore ha incaricato direttamente, il paesaggista Gilles Clement, per rifare il progetto nonostante la realizzazione quasi ultimata, e nonostante le aree siano di proprietà del Comune e non della Regione. Si attende ora il giudizio del TAR.
Il nostro progetto per il grande parco urbano e archeologico era stato giudicato, da una commissione nominata dallo stesso Soru, troppo verde, troppo allegro, si è accusata la Soprintendenza di aver riportato alla luce troppe tombe (mentre Legambiente proclamava la costruzione di villette sulle tombe!), sul nostro progetto abbiamo letto e sentito ripetere falsità alle quali impotenti non possiamo controbattere
Ed è questa sensazione di profonda ingiustizia che ora è diventata insostenibile. Anche il Comune rimane in silenzio aspettando la sentenza del TAR, e non difende un’opera pubblica che sarebbe stata motivo di vanto per qualsiasi Pubblica Amministrazione, essendo perfettamente in linea con quanto la Regione stessa sta proclamando e in linea con le più serie teorie in campo di tutela ambientale
Nei giorni del Festarch, abilmente organizzato dal nostro collega ed ex amico Stefano Boeri, il progetto di Gilles Clement è stato presentato come una svolta:
14 accessi, un ascensore pubblico per il parco, un “giardino romantico”, zone di vegetazione spontanea, un centro di studio e didattica, un collegamento sul canyon…. Ha cambiato nomi ai luoghi ma molti dei contenuti sono già nel nostro progetto (toponomastica e demagogia a parte). In pochi giorni Clement ha redatto un progetto su di un’area vasta e complessa, senza averne respirato i profumi, le suggestioni, i molti problemi...
Soru ha fatto sequestrare i nostri disegni per fornire a Clement tutto il supporto che gli mancava, e noi vediamo ora un'aria familiare nei suoi! Ma due sono le grandi differenze:

o Il nostro progetto è stato bloccato perchè giudicato troppo invasivo nell’alterazione dello stato dei luoghi: l’area del cosiddetto catino, derelitta zona di cava avrebbe dovuto conservare il suo carattere lugubre mentre noi ne facevamo un parco pubblico. Ebbene in questa zona il progetto di Clement prevede un’arena per 5000 persone. Ci chiediamo se arriveranno tutti portati dalle cicogne rimanendo sospesi a mezz’aria e astenendosi da qualsiasi espressione ed esigenza corporale…… Per gli spettacoli propone una serie di scene telescopiche che scompariranno conficcate nel terreno, probabilmente coperte con zolle scorrevoli (ricordate i vecchi Jeams Bond? La Regione è ricca come la Spektre?)

o Al posto della controversa strada pubblica (voluta e approvata negli anni passati da Comune, Soprintendenze e Regione) che attraversa il canyon e che non faceva parte del parco e che anche noi avremmo volentieri incluso nel parco, colloca un fiume di papaveri. Suggestiva idea. Invitiamo i futuri visitatori a prenotare visite in quel mese (forse) in cui saranno fioriti, invitandoli a ricordare che non si trovano nella pianura padana o nella campagna francese ma in terra sarda….

A parte questi piccoli dettagli sui quali non abbiamo ancora sentito il parere dei tanti che a suo tempo si proclamavano salvatori di Tuvixeddu, quello che più ferisce è l’assoluta assenza di contradditorio che non ci permette di ricordare ai Cagliaritani e non solo, che il parco era in progetto e quasi ultimato.
Certo si sarebbe potuto ingrandire, ma con le aree sulle quali ci sono ancora molte tracce e segni storici, non con quelle verso la Via Is Maglias sulle quali abbiamo già cercato più volte di dire che l’attività di cava ha negli anni passati asportato ogni traccia. Aree che nel PPR si definiscono “Aree degradate o radicalmente compromesse da attività antropiche pregresse”.
E per fare questo non era necessario annullare l’Accordo di programma del 2000, le autorizzazioni già rilasciate su Is Maglias, e soprattutto non era necessario fermare il cantiere del Parco e far rifare il progetto e modificare le opere già fatte: questo è solo un grande e inutile spreco di soldi pubblici (oltre violazione di accordi e contratti in essere)
Nei giorni del Festarch nessuno lo ha ricordato, sui giornali nazionali ora si parla di questo progetto per Tuvixeddu come se non ce ne fosse mai stato un altro.
Conosciamo bene i lavori di Clement, si è prestato a questo gioco di forza mentre lo credevamo un pacifista, e ancora una volta non possiamo stare zitti e accettare di passare per cementificatori e distruttori dell’ambiente: E’ troppo duro dal punto di vista umano, professionale e anche politico.

10 agosto 2007

Produttori di rumori

Certe volte leggi una notizia e ti cadono le braccia a terra.
Oramai è assodato che in Italia abbiamo una marea di leggi che, se andiamo ad analizzarle bene, non ci consentono nemmeno di starnutire senza rischiare di commettere un reato.
Dato che non sono un leguleio e neppure Mandrake per poter capire e disquisire delle varie leggi, mi limito a parlare di una sola legge che, quando e come applicata consente di mettere in difficoltà chiunque: la legge sull'inquinamento acustico.
In sintesi dice che se un rumore supera di 3 decibel il livello di rumore di fondo nell'ambiente si ha un "inquinamento acustico" e quindi si è fuorilegge.
Giusto per far capire di che si parla, basta dire che una sedia strisciata per terra produce un livello sono di oltre 3 decibel sopra il rumore medio.....
Come si potrà quindi facilmente capire il meccanismo di questa legge è tale che si puo' usare come arma per vendette trasversali in quanto TUTTI produciamo dei rumori con un livello tale da essere fuorilegge.
Il problema si aggrava anche perchè le misurazioni del livello di rumore vengono demandate alle ASL che non brillano di certo per la preparazione tecnica in materia (ho assistito a scene incredibili sull'utilizzo e la lettura dei dati di un fonometro. Spesso fuori taratura per giunta).
Se questa legge fosse fatta rispettare da CHIUNQUE, andrebbe tutto bene: il rispetto delle leggi è alla base della democrazia.
Purtroppo non è così.
Avete mai visto elevare una multa ad una moto smarmittata oppure ad uno di quei tamarri che la notte si fermano da qualche parte con lo stereo a tutto volume e fanno sobbalzare dal letto gli abitanti di un intero isolato?
Oppure far sostituire impianti di condizionamento che ammorbano le orecchie 24 ore su 24 con motori sboccolati?
Io mai, non so voi.
Però, in compenso ho visto bloccare manifestazioni o semplici feste in casa perchè producevano rumori molesti. E senza l'ausilio di uno strumento di misura per provarlo.
Cosa significa questo?
Semplice: se uno vuole (ed ha conoscenze) puo' creare un sacco di problemi ad altri semplicemente facendo un esposto per rumori molesti.
In pratica un'arma per eliminare la concorrenza, sopratutto nel settore dell'intrattenimento; esattamente come hanno fatto ultimamente con la Bussola di Marina di Pietrasanta.
In poche parole basta che un nevrotico che abita al piano di sopra di casa vostra vi abbia in antipatia (ed abbia qualche conoscenza in una ASL) e, garantito, vi puo' far arrivare una multa per "inquinamento acustico" perchè in casa vostra producete "rumori molesti".
E' un'aberrazione ma in pratica le cose stanno così.
Bello, vero?

ZiuTokku

La vita è bella perchè è varia: non sai mai che succede.
Difatti capita che da un'incomprensione si passi alla scoperta di persone interessanti che sviluppano qualcosa di interessante.
Parlo dei creatori del sito:
"Corso Catalogazione Beni Storici e Culturali con metodologia informatica"
che sta all'indirizzo: "http://www.ziutokku.blogspot.com/"
e che ho linkato semplicemente come "ZiuTokku".
A parte quello che ho visto sul blog (peraltro interessantissimo e consigliato a tutti coloro che amano l'arte), so abbastanza poco di loro (provvedete ad informarmi).
Sicuramente è un'attività inusuale considerata la cronica mancanza di cultura (sia come offerta sia come fruizione) ma, sicuramente intrigante.
Aspettando una mail di presentazione da parte del gruppo di ZiuTokku (che finirà dritta su questo blog), faccio i miei migliori auguri a questa banda di ragazzi che, nonostante un'iniziale incomprensione, mi risultano simpatici (forse causa i miei legami col settore archeologico).
Poi, pensiamoci un attimo: fanno qualcosa di diverso, si occupano di cultura, lo fanno in Sardegna e sono Sardi.
Come non si puo' fare il tifo per loro?

09 agosto 2007

Paolo Fresu e il PD

Leggo adesso sul Corriere della Sera che Paolo Fresu ha accettato l'incarico di coordinatore per il prossimo Partiti Democratico, richiesta fattagli da Walter Veltroni.
Conosco abbastanza bene Paolo (ricordi La Banda Sfigata agli studi di Poggio dei Pini?) e lo stimo sia come persona che come musicista.
Da musicista penso che uno come lui sia la garanzia che nel futuro PD confluiranno molte persone motivate dal desiderio di cambiare realmente le cose e non i soliti cacciatori di seggi & stipendi da politici.
La notizia, a pensarci bene, ha del clamoroso: un (grande) musicista preferito ai politicanti professionisti; cosa inaudita per l'Italia.
Evidentemente Veltroni, da uomo di profonda cultura artistica (mitica la sua rubrica sul cinema sul Venerdi di Repubblica di tanti anni orsono), punta non su politici che portano voti ma su persone che hanno un'anima e con questa si esprimono facendosi capire da noi comuni mortali e poi, cosa importantissima,
Paolo Fresu quando parla (e suona) ti guarda negli occhi e ti arriva dritto al cuore.
Buon lavoro Paolo.

Attenti all'URL

State attenti a come scrivete gli URL nel vostro browser.
A me è capitato, nella fretta di digitare al posto di "www.tiscali.it" "www.rtiscali.it" e....
E sono finito in un altro sito con una foto di un culo femminile ed il link per andare direttamente alla pagina principale del sito dove ho trovato la pagina per l'aggiornamento del computer (Windows, ovviamente).
Così ho scoperto che se clicco su "Aggiornamento rapido", mi scarica uno spyware nominato "InternetExplorer.exe", se invece clicco su personalizzato mi stacca la connessione, si connette su un sito a pagamento e, oltre che scaricarmi uno spyware, mi apre alcune backdoor sul computer.
Ovviamente la cosa non ha funzionato sul mio computer (è un Apple Macintosh notoriamente intaccabile dai virus) e tutte queste azioni le ho scoperte analizzando il codice sorgente degli applicativi.
Il cio' non toglie che la cosa rappresenti una minaccia reale per gli utenti meno smaliziati.
La pagina di aggiornamento è prefettamente imitata e ci si puo' accorgere della truffa unicamente guardando l'URL della pagina che continua a rimanere www.rtiscali.it senza avere alcun accenno a microsoft.com.
Morale: attenti a quello che scrivete e non fidatevi mai dei link presenti su molti siti che promettono di portarvi alle pagine di aggiornamento del computer.
In cambio di questa dritta, avvisate voi quelli della Polizia Informatica.
Io mi sono stufato di inviarci segnalazioni per niente.
Buone vacanze e occhio a cosa scrivete.

08 agosto 2007

Posto che vai.....

Nella tumultuosa vicenda di Tuvixeddu, tra le varie cose dette a vanvera, vi è stata una feroce critica sul progetto, accusato di non aver rispettato l'ambiente circostante. Quindi un'accusa diretta nei confronti degli Architetti che lo hanno realizzato.
Personalmente ho sempre trovato il progetto di Tuvixeddu molto bello ma questa è una mia opinione....
Ebbene, gli stessi architetti hanno vinto ex-aequo il primo premio nel concorso per un importante intervento urbano nel Comune di Fabriano.
Mi fa piacere citare la motivazione con cui hanno vinto:
"Per la complessità funzionale ed infrastrutturale che la soluzione progettuale proposta declina dettagliatamente”.
Complimenti quindi agli Architetti De Carlo & Masoero.
Fabriano, bellissima cittadina, ci tiene a valorizzare la sua architettura senza creare scempi.
Questo vorrà pur dire qualcosa.......

La città assediata: Epolis

Epolis.....
Un'altra attività innovativa che corre serissimi rischi di tacere.
Ovviamente non mi fa piacere che un gruppo di informazione svanisca nel nulla.
L'informazione va salvaguardata a prescindere. Su questo non c'è da discutere.
Questa vicenda mi fa tornare indietro nel tempo e mi riporta alla memoria una persona che non è mai stata citata abbastanza per il suo spirito e le sue idee innovative: Nicola (Nichi) Grauso.
A prescindere da quello che si può dire del suo lato umano, sicuramente Grauso ha portato in questi ultimi 30 anni (eh già, il tempo passa) una ventata di innovazione superiore a quanta se ne possa essere vista in un secolo e questo, badate bene, è riferito alla nostra Italia e non solo alla Sardegna.
Per coloro che pensano che stia esagerando, spiego di cosa intendo.
Già nei primi anni 70, Nichi ha una visione del futuro prossimo dei media e crea la seconda televisione via cavo in Italia: TeleCagliari.
Circa due anni dopo apre Radiolina, prima radio commerciale (all'epoca radio libera) della Sardegna (e tra le prime in Italia).
Nel frattempo capisce che, a causa dei costi elevatissimi dei cablaggi e che un servizio a pagamento (per quanto basso sia il canone) non ha un grande futuro, ed apre la terza televisione via etere in Italia: Videolina.
Passano gli anni e decide di cimentarsi anche nel campo della carta stampata; acquisisce l'Unione Sarda.
Ma il vero colpo di genio lo ha nel momento in cui capisce che il futuro sta in una nuova cosa di cui tutti iniziano a parlare (spesso senza cognizione di causa): il web, la Rete (Internet per chi non l'avesse capito).
Nasce così Video On Line, il primo vero Internet Provider d'Italia.
La cosa, all'epoca, ha messo a rumore un po' tutto il mondo; basta a dire che persino personaggi come Nicholas Negroponte si è scomodato a visitare Video On Line per studiarne sia il fenomeno, sia gli sviluppi.
Ultima "visione" (in ordine di tempo) di Nichi è stata l'editoria elettronica, quindi un giornale nato principalmente per vivere in rete ed anche su carta stampata.
Arriviamo quindi al progetto Epolis, nato inizialmente con Il Giornale di Sardegna, rinominato successivamente IlSardegna.
Tutte queste attività che ho elencate, Grauso le ha dovute cedere ed ho l'impressione che anche Epolis farà la stessa fine.
Quello che non mi torna è come mai, nonostante le capacità imprenditoriali e gestionali di Grauso, alla fine si ritrovi con le sue attività in crisi e sia costretto a cederle.
Poi non appena cedute, stranamente, ricominciano a fiorire e svilupparsi.
Il lettore piu' attento avrà subito notato che l'elenco di attività appena elencate rappresentano dei poteri mediatici importanti: una radio, una televisione, un Internet provider, una catena di giornali on-line ed hanno tutte lo stesso comune denominatore: sono dei media innovativi.
Nuove strade dell'informazione che rendono quasi obsolete le precedenti e danno al proprietario un potere immenso.
Forse troppo agli occhi di qualcuno.
Nessuno, per quanto forte e capace sia può combattere contro tutti, quindi "ubi maior, minor cessat".
Quello che non si dice sulla crisi di Epolis è che stiamo assistendo ad una guerra di conquista di un gruppo di giornali, preziosissimo per la sua peculiarità ed unicità e, come in tutte le guerredi conquista, si stringe d'assedio il nemico sin tanto che non si arrende per le privazioni e poi gli si occupa la città.
Epolis. Appunto.

07 agosto 2007

Domanda e offerta

Di tanto in tanto qualcuno ritorna (sempre troppo pochi) sull'argomento Tuvixeddu.
La cosa non puo' che farmi piacere, è segno che un certo interesse persiste e, di questi tempi di oblio immediato è quasi una vittoria.
Le argomentazioni pero' mi lasciano interdetto: trattasi quasi sempre di persone che discutono arrogandosi il diritto di decidere PER gli altri e questo, scusate se lo dico, implica una totale mancanza sia di pensiero democratico sia di visione reale delle cose.
Rispondo a Cristina Ronzitti (almeno così si firma) che si pone la domanda del cosa se ne fanno i cagliaritani delle case costruite dalla Coimpresa (Cualbu) violando luoghi sacri dei nostri avi.
Sarebbe una bella riflessione se non fosse che da questa considerazione scaturiscono due fatti ben precisi:
Punto primo: dimostra di non avere la piu' pallida idea di dove sarebbero dovute essere costruite le case.
Punto secondo: mi sa tanto che non ha idea delle logiche di mercato.
Cerco di spiegarglielo io.
Per il punto uno (basta aver dato un'occhiata al progetto) Le faccio sapere che le case sono state progettate per essere costruite sul NULLA ARCHEOLOGICO, ossia ove sorgeranno (sarebbero dovute sorgere) non c'è assolutamente nulla che possa avere lontanamente una qualsiasi valenza archeologica. Solo pietre. Quello che eventualmente ci poteva essere stato un tempo è stato ampiamente depredato, scavato, tritato in periodi molto precedenti.
Per il punto secondo, Le faccio sapere che se Coimpresa ha deciso di costruire è evidente che c'è una richiesta di appartamenti quindi esiste una necessità di mercato che è creata dalla domanda (i cittadini che vogliono acquistare una casa) e non dall'offerta (Coimpresa che costruisce case). Trattasi di elementare rapporto tra domanda ed offerta.
Le dirò di piu': la domanda di alloggi è così alta che Coimpresa aveva gia' venduto piu' della metà degli appartamenti SULLA CARTA.
Inoltre (si vada a guardare il progetto) Coimpresa ha, in qualche modo, sponsorizzato i lavori nell'area archeologica vicina (dove esistono realmente delle vestigia) se non altro per la ragione che un'area archeologica valorizzata a ridosso dei suoi appartamenti ne avrebbe aumentato l'appetibilità (e conseguente valutazione).
Sono d'accordo che i costi d'acquisto di appartamenti a Cagliari siano (almeno per me, comune mortale) stratosferici ma questo, evidentemente, non frena la corsa agli acquisti di cagliaritani e quindi sin tanto che vi è una richiesta, vi sarà sempre un'offerta.
Su questo si metta pure l'anima in pace.
La realtà di Tuvixeddu è un'altra: è stato un ring dove si è svolto uno scontro tra poteri e dove la sacralità del luogo e le sue sopravissute vestigia non interessavano a nessuno. Erano soltanto un paravento.
Cordialità
SeuDeu

31 luglio 2007

Facce intercambiabili

Cito una dichiarazione testuale riportata oggi dal Corriere della Sera in un articolo di Gian Antonio Stella a questo indirizzo:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/
Politica/2007/07_Luglio/31/stella_indennita_tentazioni.shtml



Si parla tanto di costi della politica, ma al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare. Perché la vita del parlamentare è dura, la solitudine è una cosa molto seria

Dichiarazione fatta da Lorenzo Cesa, segretario dell'UDC.

Poi, se si sputa in faccia un politico si commette un reato....

26 luglio 2007

Le scorie dell'oro - Aggiornamento 2

Mesi orsono ho iniziato ad interessarmi alle vicende della (ex) miniera d’oro di Furtei in rapporto al danno ambientale da essa creato. Come ovvio, ho lanciato l’appello alle varie associazioni ambientaliste sarde (da Legambiente in poi) affinchè anche loro “scendessero in campo” per denunciare lo scempio attuato. Purtroppo, non essendoci a disposizione telecamere per i TG della sera e nemmeno giornalisti pronti a raccogliere dichiarazioni, non se ne è fatto nulla.
Dal mio canto, scava, scava (è proprio il caso di dirlo), ho scoperto cose interessanti sulla miniera tipo le varie scatole cinesi della proprietà ed i vari giochi di prestigio fatti (la stessa società che gestiva le miniere aveva ventilato l’acquisto della Cartiera di Arbatax per anni senza poi concludere nulla).
Morale della favola: sono rimasto il solo a parlare (purtroppo sporadicamente) dei danni fatti all’ambiente e mai risanati; parlandone con gli autoctoni ho sentito cose abbastanza preoccupanti (moria di animali eccetera) ma la cosa non ha trovato riscontro in quanto vi sono studi fatti sulla zona che ne attesterebbero (?) la salubrità(?). Personalmente la cosa mi lascia alquanto interdetto perchè l’estrazione dell’oro implica l’utilizzo, nella fase post estrattiva, dell’arsenico e non si sa bene che fine abbia fatto quello che è stato utilizzato. Quindi, in mancanza di prove ho lasciato (momentaneamente) perdere, limitandomi a mandare delle mail qui e là esponendo le mie preoccupazioni ed i miei sospetti sul fatto che non tutto è filato liscio come si vuole far credere.
La mancanza di mezzi (leggi denaro da investire) mi ha bloccato su posizioni puramente ipotetiche.
Sino a pochi giorni orsono quando è arrivata la risposta ad una mia mail con un’urgente richiesta di dettagli. Ricevuta la documentazione richiesta (tutto rintracciabile liberamente su Internet) mi è arrivato l’ok per una sovvenzione utile per realizzare nientemeno che un documentario sull’argomento.
La cosa mi fa piacere da un lato e dispiacere dall’altro perchè si, è vero che ho trovato persone interessate a questo problema ma non sono sarde: sono neozelandesi e questo, a mio parere la dice lunga su quanto siamo fessi noi sardi. Come al solito quelli che si muovono (nel senso che hanno i mezzi) sono d’oltremare. Quindi sto iniziando a raccogliere documentazione e testimonianze sulla ex miniera d’oro di Furtei nella speranza che gli abitanti di Furtei e dintorni mi diano una mano.
Con tutta probabilità, non appena alle associazioni ambientali arriverà all’orecchio che si sta iniziando a girare un documentario (visibilità mediatica), queste si faranno vive alla velocità della luce.
Scommettete?
Seudeu

20 luglio 2007

Tuvixeddu ringrazia

Si, oramai è ufficiale: Maria Antonietta Mongiu dovrebbe ricoprire la carica di Assessore alla Cultura e (udite udite) all'Archeologia.
Volete sapere cosa stanno facendo i suoi (ex) oppositori nella vicenda di Tuvixeddu?
Tutti in fila con la mano tesa (e progetti in tasca).....
Il colle di Tuvixeddu si costituisce parte civile.

19 luglio 2007

ANFITEATRO: Aspettate e ne vedrete delle belle

Vi do un'anteprima al volo:
Aspettate che inizino i lavori di smantellamento del legname che ricopre l'Anfiteatro di Cagliari e poi sentirete le urla salire sino al cielo.
Tutta la struttura che sta sopra all'anfiteatro non poggia, come si è sempre detto, sulle pietre ma è anche avvitata su di esse con dei (si fa per dire) microtasselli.
In pratica si sono BUCATE le pietre e molte di esse si sono spaccate.
Per vederlo basta farsi un giro sotto le impalcature.
Prevedo lunghissime gare di scaricabarile.
Rendo l'idea?

Allora non mi sbagliavo...

In data 7 Giugno 2007 ho scritto un breve post cammuffato da gossip. Parlavo di grandi manovre in corso in seno alla RAS da parte di alcuni personaggi della Commissione RAS per Tuvixeddu con un esplicito riferimento al personaggio..
Da un paio di giorni si legge della decisione del Governatore Soru di assegnare l'Assessorato alla Cultura a Maria Antonietta Mongiu che, guarda caso, faceva parte della mitologica Commissione Regionale la quale ha, in pratica, ha affossato Tuvixeddu.
E poi dicono che i favori non vengono ricompensati....

18 luglio 2007

Gli uomini d'oro

Ai miei tempi i genitori dicevano (in senso dispregiativo) ai figli che non producevano buoni risultati a scuola: "Se non studi ti mando a fare il muratore".
Considerando che chiedono una media di 200 euro al giorno per lavorare e quindi:
200 euro per 22 giorni lavorativi al mese (sabato & domenica a casa) fa 4400 euro al mese.
Un laureato oggi arriva a prendere una media di 1200 (quando va bene) euro al mese.
Meglio andare a fare il muratore, no?

Avviso ai naviganti

Ciao a tutti.
Non sono in ferie ma mi sto trasferendo e quindi (come capirete) sono alquanto indaffarato e con poco tempo per scrivere.
Niente paura, sto prendendo appunti per cui i nuovi articoli a brevissimo. Pazientate.
A proposito: qualcuno ha una ditta di traslochi?
Ciao

17 luglio 2007

Le ferie dell'ADSL

No, non ho abbandonato l'argomento ADSL, semplicemente chi di dovere, sentita l'aria calda dell'estate ha tagliato la corda.
E' andato in ferie e, ovviamente, chi è rimasto non sa nulla.
D'altronde è giusto che anche i grandi uomini che decidono dei nostri destini (sopratutto quelli della larga banda) vadano in ferie a ritemprarsi.
Se no come faranno ad inventare nuove scuse per giustificare gli impegni presi e non mantenuti?
Guardiamo comunque il lato postivo delle cose: i sostituti dei "pezzi grossi" non hanno la scafata capacità di raccontare favolette come i titolari.
Chissà che qualcosa non scappi fuori..
Vi terro' informati sulla faccenda.
Ciao

26 giugno 2007

Furbi si nasce....

Censura.
Non potendo (e volendo) pubblicare un turpiloquio, ho dovuto censurare quello che ho pensato dopo aver visto la mia bolletta di Abbanoa.
Manco a farlo apposta mi sono ritrovato ad essere considerato un "non residente" dai furboni di Abbanoa e quindi a pagare un'enormità in piu' di bolletta dell'acqua.
COnfesso che non ci avevo fatto proprio caso; me ne sono accorto ieri notte, vagamente insospettito dalla cifra che mi sembrava un po' troppo alta. Preso dal dubbio ho analizzato il contenuto della bolletta ed ho visto che non sono residente dove abito (mi hanno cambiato la residenza e non ne sapevo nulla). In soldoni questo scherzo mi viene a costare 150 euri in piu' rispetto a quanto dovrei realmente pagare.
Dopo un giro di telefonate ho scoperto di essere in ottima compagnia: una caterva di conoscenti non risiedono piu' dove abitano e hanno ricevuto "bollettoni" da pagare.
Se paghi, il rimborso lo faranno alle calende greche (cioè mai), se non paghi, tra un anno ti perseguitano con cartelle di importo galattico...
Un funzionario di Abbanoa mi ha detto che, per legge, PRIMA devo pagare e DOPO posso protestare con lettera raccomandata.
Ma siamo sicuri che sia un errore di Abbanoa oppure si tratta di un'azione premeditata?
Visto che PRIMA uno deve pagare (quindi soldi contanti in cassa) e POI puo' richiedere il rimborso (chissà quando lo ottiene), nel frattempo i soldi fruttano interessi e tanto altro.
Mia nonna diceva sempre che a pensare male si fa peccato. Ma ci si avvicina di molto alla verità......

Arsenio Lupin

Il decreto numero 45 del 07/03/2007 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, redatto dal Ministero dell'Economia e Finanze ha istituito (inventato) una nuova tassa denominata "contributo di solidarità" pari allo 0,15% di quanto percepito a favore dell'INPDAP (ente pensionistico degli ex dipendenti di Enti e Amministrazioni pubbliche). Questo nuovo balzello dovrebbe essere una specie di "tassa di iscrizione" per la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Ovviamente nessuno ne ha saputo nulla, grazie, anche e sopratutto, ai media, forse troppo occupati a parlare dei vari Fabrizio Corona e Paris Hilton.
Del nulla insomma.
Cosa significa tutto questo?
Semplicemente che l'INPDAP rastrella lo 0,15% da tutte le pensioni amministrate dando in cambio ASSOLUTAMENTE NULLA.
Questo perchè i vari contributi creditizi (piccoli prestiti, cessioni del quinto, eccetera) va bene quanto ne possono usufruire i dipendenti, i pensionati se lo possono anche scordare perchè, data l'età media, NON DANNO GARANZIE di restituzione.
Le solite stranezze italiane: quando si tratta di allungare la vita lavorativa, l'aspettativa di vita (presunta) cresce notevolmente; quando si tratta di dare dei soldi in prestito ad un pensionato, l'aspettativa di vita sembra accorciarsi.
Traduzione: per lavorare va bene sino a 70 anni, se devi chiedere dei soldi sei troppo vecchio.
NOTA: I soldi vengono prelevati mensilmente dalla data dell'iscrizione forzata (25/04/2007) quindi da tre mesi i pensionati stanno già versando il loro "obolo".
Naturalmente se qualcuno non è d'accordo su questo prelievo e non vuole farsi fregare, pardon trattenere, questo importo basta che invii una lettera all'INPDAP (mi raccomando raccomandata con ricevuta di ritorno) ENTRO SEI MESI, altrimenti vale la regola del silenzio assenso.
Se un'organizzazione privata avesse messo in piedi un meccanismo del genere, i suoi dirigenti sarebbero già in galera da un pezzo.
Mah....

14 giugno 2007

L'avevo detto

Tempo orsono, il Governatore Soru aveva annunciato la volontà di diminuire i costi della politica e, in particolar modo, diminuire il numero di assessori.
La mia previsione è stata che l'avrebbero fatto cadere.
Mi sa che avevo ragione.
E mi dispiace

ABBANOA: Acqua da tutte le parti

Normalmente non pubblico mail altrui ma questa mi ha molto colpito e quindi faccio un'eccezione.

Sono un cittadino italiano che, avendo uno stipendio (quindi le tasse già trattenute alla fonte), non puo' fare l'evasore fiscale.
Come tantissimi devo pagare tutto (tra un po' anche l'aria che respiro), compresa l'acqua.
Che pago, stranamente come "non residente" ovvero CINQUE VOLTE DI PIU' di quanto dovrei.
Stranamente, nonostante l'autocertificazione, non risulto residente dove abito e quindi per Abbanoa sono considerato un "turista di afforasa" da mungere a piacimento.
Ho ricevuto le bollette (il discorso di aumenti retroattivi lo affronterò un'altra volta) e, leggendole bene, ho scoperto l'inghippo: pago di piu' perchè Abbanoa ha deciso che non risiedo dove risiedo (scusate il bisticcio) ma da un'altra parte e quindi:SUPERTASSA!
Telefonato al numero verde (patetico call center popolato di personaggi maleducati) mi sento dire che devo telefonare ad altri uffici.

PRIMA CONSIDERAZIONE:
Evidentemente un numero verde il cui unico compito è quello di comunicare ALTRI numeri di telefono a cui rivolgersi è perfettamente inutile oppure è un carrozzone dove (come ben si sa) pochi guadagnano un mucchio di soldi e tanti fanno gli schiavi a 400 euro (quando va bene).

Ma andiamo avanti.
Leggo sul giornale di ieri che Abbanoa ha ammesso di aver fatto pasticci con le autocertificazioni e (leggere ilSardegna del 13/06/07) ammette che le bollette con questi errori macroscopici possono non essere pagate.

SECONDA CONSIDERAZIONE:
Provate a non pagare queste bollette, non vi sarà chiesto piu' nulla per un congruo lasso di tempo, salvo dopo qualche anno trovarvi una richiesta di pagamento stratosferica con interessi di mora (o, comunque, spese varie) ben oltre lo strozzinaggio.

Andiamo ancora avanti.
Mi prendo un giorno di ferie e mi reco presso gli uffici di Abbanoa per capire che fine ha fatto la mia autocertificazione e, dopo essere stato scaricato, in prima battuta, dall'impiegato di turno, sono stato ricevuto dal responsabile del servizio (potenza della citazione delle leggi sulle responsabilità delle procedure declamate ad alta voce) che si è giustificato con una improbabile scusa di problemi di informatizzazione.

TERZA (ed ultima) CONSIDERAZIONE:
Una società puo' impunemente fare quello che vuole senza che nessuno si assuma una responsabilità. In questo caso specifico dove si puo' tranquillamente ipotizzare un reato di truffa (perchè di questo si tratta quando si fa OBBLIGATORIAMENTE pagare una cifra che non compete) e nessuno è responsabile, la dice lunga su come funzionano le cose.
Ancora piu' preoccupante è che i nostri amministratori non abbiano preso una posizione in materia.
Ricordo che, in qualsiasi altra parte del mondo, una cosa del genere avrebbe comportato una quantità di teste cadute alquanto congrua ed immediate scuse agli utenti incappati in questo problema.
Ma, occorre sempre ricordarlo, siamo in Italia dove queste società che gestiscono i nostri beni comuni sono create come luogo di sistemazione o di politici obsoleti oppure di "figliocci" dei potenti di turno i quali, essendo competenti nell'arte del "lustro", possono impunemente continuare a restare avvitati alle loro poltrone e vessare tutti coloro i quali non rientrano nella categoria degli "eletti".
In tutti i sensi.
Fintanto che la gente non perde definitivamente la pazienza e, mi sa, si stiamo andando vicini.


MIA CONSIDERAZIONE:
In compenso, per risparmiare sulle spese, hanno licenziato i tecnici del telecontrollo di Cagliari.
Infatti hanno scoperto che se c'è una perdita d'acqua ci sono sempre i cittadini che avvisano, quindi perchè spendere in altri stipendi?
Meglio, magari, aumentare i propri.
O no?

L'auto senza ruote

Certe volte i processi mentali dei politici sono assolutamente incomprensibili.
Restando nel concreto ve ne racconto una che ha (per le normali persone di buonsenso) dei risvolti, a dir poco, sconcertanti.
Premessa: quando si realizza un progetto di creazione di un'area (sia essa industriale che abitativa) si creano due cose fondamentali, ovvero l'area su cui insisterà il progetto e, contestualmente il progetto di urbanizzazione dell'area.
Creando soltanto l'area senza l'urbanizzazione della stessa, il progetto è assolutamente inutile; un po' come voler costruire un'automobile senza ruote e pretendere di farla camminare.
Orbene un progetto di creazione di un'area "Industriale" senza allegato progetto di urbanizzazione è stato creato a Nuraminis.
In parole povere, l'amministrazione ha delimitato un'area in cui si puo' svolgere un'attività "industriale" (esempio un'officina meccanica) però non ha varato un piano di urbanizzazione dell'area per cui NESSUNO puo' impiantare un'attività imprenditoriale a Nuraminis perchè, pur avendo (si fa per dire) l'area, questa è completamente spoglia (no strade, no rete elettrica, no fogne, eccetera) e, non esistendo un progetto di come realizzare queste opere, (urbanizzazione appunto) non puo' fare un bel niente, salvo che guardarsi l'area.
Alla luce di questo fatto verrebbe da pensare che l'amministrazione nuraminense si stia mettendo d'impegno a far scappare chiunque voglia impiantare un'attività nel paese.
In qualsiasi caso complimenti per la lungimiranza.

08 giugno 2007

Senza parole

Inviata ai questori di Palazzo Madama

"Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti".
Firmato (Portavoce)
Rocco Buttiglione
Albertina Soliani

No, non è uno scherzo.

Fonte:
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato.html

07 giugno 2007

Come volevasi dimostrare

Come ho potuto scrivere in precedenza, su Tuvixeddu è calato il sipario ed ho pronosticato grandi manovre da parte dei vari attori della vicenda.
Una fonte affidabile mi ha fatto sapere che un "esperto" di Tuvixeddu che ha avuto un notevole peso nel portare la situazione allo stato attuale...
....sta preparando la sua candidatura come Assessore alla RAS alle prossime elezioni (si sussurra in area PRC).
Per il momento nulla di ufficiale quindi mi astengo, momentaneamente, dai commenti.
Aspetto i vostri.