E' arrivato l'inverno
E' arrivato l'inverno e non soltanto in senso meteorologico.
Ovunque mi giro vedo persone sfiduciate dal dover arrancare
verso la fine del mese con soldi che non bastano mai.
E' tale lo sforzo per sopravvivere che non si ha neppure il
tempo (e la voglia) di guardare verso il futuro.
Sopravvivere.
Brutta parola; evoca periodi bui, tristezza, rinuncia al futuro,
ai nostri sogni, ad un domani.
Come abbiamo fatto a cadere così in basso?
Ma, sopratutto, perchè siamo caduti così in basso?
Forse per eccessiva fiducia verso chi ci ha governati e chi ci
governa adesso.
Abbiamo creduto che i politici facessero i nostri interessi.
Così abbiamo passato il nostro tempo a credere in una situazione
transitoria sino a quando siamo finiti con le spalle contro un muro
a tagliare sui tagli dei nostri miseri bilanci.
Eppure se guardiamo anche solo per dieci minuti qualsiasi televisione,
siamo tutti ricchi, nella peggiore delle ipotesi benestanti.
La povertà non esiste: è un'invenzione creata per fare notizia.
Viviamo in una società surreale e piena di contraddizioni.
Da un lato la stragrande maggioranza di noi che cerca di arrivare
a fine mese con uno stipendio da fame (chi ce l'ha) e dall'altra parte
si odono gli strepiti di una sparuta minoranza che, dal patio
della propria villa immersa in un parco oppure dal suo attico
in centro, grida allo spreco e chiede ulteriori sacrifici per
migliorare i bilanci (naturalmente i propri).
Dall'altro lato chi arrivati ad una certa ora spegne la stufa
e si avvolge in una coperta.
Per risparmiare sulla bombola del gas perchè non ha abbastanza soldi
per comprarne un'altra.
E questo è vivere?
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