10 agosto 2007

Produttori di rumori

Certe volte leggi una notizia e ti cadono le braccia a terra.
Oramai è assodato che in Italia abbiamo una marea di leggi che, se andiamo ad analizzarle bene, non ci consentono nemmeno di starnutire senza rischiare di commettere un reato.
Dato che non sono un leguleio e neppure Mandrake per poter capire e disquisire delle varie leggi, mi limito a parlare di una sola legge che, quando e come applicata consente di mettere in difficoltà chiunque: la legge sull'inquinamento acustico.
In sintesi dice che se un rumore supera di 3 decibel il livello di rumore di fondo nell'ambiente si ha un "inquinamento acustico" e quindi si è fuorilegge.
Giusto per far capire di che si parla, basta dire che una sedia strisciata per terra produce un livello sono di oltre 3 decibel sopra il rumore medio.....
Come si potrà quindi facilmente capire il meccanismo di questa legge è tale che si puo' usare come arma per vendette trasversali in quanto TUTTI produciamo dei rumori con un livello tale da essere fuorilegge.
Il problema si aggrava anche perchè le misurazioni del livello di rumore vengono demandate alle ASL che non brillano di certo per la preparazione tecnica in materia (ho assistito a scene incredibili sull'utilizzo e la lettura dei dati di un fonometro. Spesso fuori taratura per giunta).
Se questa legge fosse fatta rispettare da CHIUNQUE, andrebbe tutto bene: il rispetto delle leggi è alla base della democrazia.
Purtroppo non è così.
Avete mai visto elevare una multa ad una moto smarmittata oppure ad uno di quei tamarri che la notte si fermano da qualche parte con lo stereo a tutto volume e fanno sobbalzare dal letto gli abitanti di un intero isolato?
Oppure far sostituire impianti di condizionamento che ammorbano le orecchie 24 ore su 24 con motori sboccolati?
Io mai, non so voi.
Però, in compenso ho visto bloccare manifestazioni o semplici feste in casa perchè producevano rumori molesti. E senza l'ausilio di uno strumento di misura per provarlo.
Cosa significa questo?
Semplice: se uno vuole (ed ha conoscenze) puo' creare un sacco di problemi ad altri semplicemente facendo un esposto per rumori molesti.
In pratica un'arma per eliminare la concorrenza, sopratutto nel settore dell'intrattenimento; esattamente come hanno fatto ultimamente con la Bussola di Marina di Pietrasanta.
In poche parole basta che un nevrotico che abita al piano di sopra di casa vostra vi abbia in antipatia (ed abbia qualche conoscenza in una ASL) e, garantito, vi puo' far arrivare una multa per "inquinamento acustico" perchè in casa vostra producete "rumori molesti".
E' un'aberrazione ma in pratica le cose stanno così.
Bello, vero?

ZiuTokku

La vita è bella perchè è varia: non sai mai che succede.
Difatti capita che da un'incomprensione si passi alla scoperta di persone interessanti che sviluppano qualcosa di interessante.
Parlo dei creatori del sito:
"Corso Catalogazione Beni Storici e Culturali con metodologia informatica"
che sta all'indirizzo: "http://www.ziutokku.blogspot.com/"
e che ho linkato semplicemente come "ZiuTokku".
A parte quello che ho visto sul blog (peraltro interessantissimo e consigliato a tutti coloro che amano l'arte), so abbastanza poco di loro (provvedete ad informarmi).
Sicuramente è un'attività inusuale considerata la cronica mancanza di cultura (sia come offerta sia come fruizione) ma, sicuramente intrigante.
Aspettando una mail di presentazione da parte del gruppo di ZiuTokku (che finirà dritta su questo blog), faccio i miei migliori auguri a questa banda di ragazzi che, nonostante un'iniziale incomprensione, mi risultano simpatici (forse causa i miei legami col settore archeologico).
Poi, pensiamoci un attimo: fanno qualcosa di diverso, si occupano di cultura, lo fanno in Sardegna e sono Sardi.
Come non si puo' fare il tifo per loro?

09 agosto 2007

Paolo Fresu e il PD

Leggo adesso sul Corriere della Sera che Paolo Fresu ha accettato l'incarico di coordinatore per il prossimo Partiti Democratico, richiesta fattagli da Walter Veltroni.
Conosco abbastanza bene Paolo (ricordi La Banda Sfigata agli studi di Poggio dei Pini?) e lo stimo sia come persona che come musicista.
Da musicista penso che uno come lui sia la garanzia che nel futuro PD confluiranno molte persone motivate dal desiderio di cambiare realmente le cose e non i soliti cacciatori di seggi & stipendi da politici.
La notizia, a pensarci bene, ha del clamoroso: un (grande) musicista preferito ai politicanti professionisti; cosa inaudita per l'Italia.
Evidentemente Veltroni, da uomo di profonda cultura artistica (mitica la sua rubrica sul cinema sul Venerdi di Repubblica di tanti anni orsono), punta non su politici che portano voti ma su persone che hanno un'anima e con questa si esprimono facendosi capire da noi comuni mortali e poi, cosa importantissima,
Paolo Fresu quando parla (e suona) ti guarda negli occhi e ti arriva dritto al cuore.
Buon lavoro Paolo.

Attenti all'URL

State attenti a come scrivete gli URL nel vostro browser.
A me è capitato, nella fretta di digitare al posto di "www.tiscali.it" "www.rtiscali.it" e....
E sono finito in un altro sito con una foto di un culo femminile ed il link per andare direttamente alla pagina principale del sito dove ho trovato la pagina per l'aggiornamento del computer (Windows, ovviamente).
Così ho scoperto che se clicco su "Aggiornamento rapido", mi scarica uno spyware nominato "InternetExplorer.exe", se invece clicco su personalizzato mi stacca la connessione, si connette su un sito a pagamento e, oltre che scaricarmi uno spyware, mi apre alcune backdoor sul computer.
Ovviamente la cosa non ha funzionato sul mio computer (è un Apple Macintosh notoriamente intaccabile dai virus) e tutte queste azioni le ho scoperte analizzando il codice sorgente degli applicativi.
Il cio' non toglie che la cosa rappresenti una minaccia reale per gli utenti meno smaliziati.
La pagina di aggiornamento è prefettamente imitata e ci si puo' accorgere della truffa unicamente guardando l'URL della pagina che continua a rimanere www.rtiscali.it senza avere alcun accenno a microsoft.com.
Morale: attenti a quello che scrivete e non fidatevi mai dei link presenti su molti siti che promettono di portarvi alle pagine di aggiornamento del computer.
In cambio di questa dritta, avvisate voi quelli della Polizia Informatica.
Io mi sono stufato di inviarci segnalazioni per niente.
Buone vacanze e occhio a cosa scrivete.

08 agosto 2007

Posto che vai.....

Nella tumultuosa vicenda di Tuvixeddu, tra le varie cose dette a vanvera, vi è stata una feroce critica sul progetto, accusato di non aver rispettato l'ambiente circostante. Quindi un'accusa diretta nei confronti degli Architetti che lo hanno realizzato.
Personalmente ho sempre trovato il progetto di Tuvixeddu molto bello ma questa è una mia opinione....
Ebbene, gli stessi architetti hanno vinto ex-aequo il primo premio nel concorso per un importante intervento urbano nel Comune di Fabriano.
Mi fa piacere citare la motivazione con cui hanno vinto:
"Per la complessità funzionale ed infrastrutturale che la soluzione progettuale proposta declina dettagliatamente”.
Complimenti quindi agli Architetti De Carlo & Masoero.
Fabriano, bellissima cittadina, ci tiene a valorizzare la sua architettura senza creare scempi.
Questo vorrà pur dire qualcosa.......

La città assediata: Epolis

Epolis.....
Un'altra attività innovativa che corre serissimi rischi di tacere.
Ovviamente non mi fa piacere che un gruppo di informazione svanisca nel nulla.
L'informazione va salvaguardata a prescindere. Su questo non c'è da discutere.
Questa vicenda mi fa tornare indietro nel tempo e mi riporta alla memoria una persona che non è mai stata citata abbastanza per il suo spirito e le sue idee innovative: Nicola (Nichi) Grauso.
A prescindere da quello che si può dire del suo lato umano, sicuramente Grauso ha portato in questi ultimi 30 anni (eh già, il tempo passa) una ventata di innovazione superiore a quanta se ne possa essere vista in un secolo e questo, badate bene, è riferito alla nostra Italia e non solo alla Sardegna.
Per coloro che pensano che stia esagerando, spiego di cosa intendo.
Già nei primi anni 70, Nichi ha una visione del futuro prossimo dei media e crea la seconda televisione via cavo in Italia: TeleCagliari.
Circa due anni dopo apre Radiolina, prima radio commerciale (all'epoca radio libera) della Sardegna (e tra le prime in Italia).
Nel frattempo capisce che, a causa dei costi elevatissimi dei cablaggi e che un servizio a pagamento (per quanto basso sia il canone) non ha un grande futuro, ed apre la terza televisione via etere in Italia: Videolina.
Passano gli anni e decide di cimentarsi anche nel campo della carta stampata; acquisisce l'Unione Sarda.
Ma il vero colpo di genio lo ha nel momento in cui capisce che il futuro sta in una nuova cosa di cui tutti iniziano a parlare (spesso senza cognizione di causa): il web, la Rete (Internet per chi non l'avesse capito).
Nasce così Video On Line, il primo vero Internet Provider d'Italia.
La cosa, all'epoca, ha messo a rumore un po' tutto il mondo; basta a dire che persino personaggi come Nicholas Negroponte si è scomodato a visitare Video On Line per studiarne sia il fenomeno, sia gli sviluppi.
Ultima "visione" (in ordine di tempo) di Nichi è stata l'editoria elettronica, quindi un giornale nato principalmente per vivere in rete ed anche su carta stampata.
Arriviamo quindi al progetto Epolis, nato inizialmente con Il Giornale di Sardegna, rinominato successivamente IlSardegna.
Tutte queste attività che ho elencate, Grauso le ha dovute cedere ed ho l'impressione che anche Epolis farà la stessa fine.
Quello che non mi torna è come mai, nonostante le capacità imprenditoriali e gestionali di Grauso, alla fine si ritrovi con le sue attività in crisi e sia costretto a cederle.
Poi non appena cedute, stranamente, ricominciano a fiorire e svilupparsi.
Il lettore piu' attento avrà subito notato che l'elenco di attività appena elencate rappresentano dei poteri mediatici importanti: una radio, una televisione, un Internet provider, una catena di giornali on-line ed hanno tutte lo stesso comune denominatore: sono dei media innovativi.
Nuove strade dell'informazione che rendono quasi obsolete le precedenti e danno al proprietario un potere immenso.
Forse troppo agli occhi di qualcuno.
Nessuno, per quanto forte e capace sia può combattere contro tutti, quindi "ubi maior, minor cessat".
Quello che non si dice sulla crisi di Epolis è che stiamo assistendo ad una guerra di conquista di un gruppo di giornali, preziosissimo per la sua peculiarità ed unicità e, come in tutte le guerredi conquista, si stringe d'assedio il nemico sin tanto che non si arrende per le privazioni e poi gli si occupa la città.
Epolis. Appunto.

07 agosto 2007

Domanda e offerta

Di tanto in tanto qualcuno ritorna (sempre troppo pochi) sull'argomento Tuvixeddu.
La cosa non puo' che farmi piacere, è segno che un certo interesse persiste e, di questi tempi di oblio immediato è quasi una vittoria.
Le argomentazioni pero' mi lasciano interdetto: trattasi quasi sempre di persone che discutono arrogandosi il diritto di decidere PER gli altri e questo, scusate se lo dico, implica una totale mancanza sia di pensiero democratico sia di visione reale delle cose.
Rispondo a Cristina Ronzitti (almeno così si firma) che si pone la domanda del cosa se ne fanno i cagliaritani delle case costruite dalla Coimpresa (Cualbu) violando luoghi sacri dei nostri avi.
Sarebbe una bella riflessione se non fosse che da questa considerazione scaturiscono due fatti ben precisi:
Punto primo: dimostra di non avere la piu' pallida idea di dove sarebbero dovute essere costruite le case.
Punto secondo: mi sa tanto che non ha idea delle logiche di mercato.
Cerco di spiegarglielo io.
Per il punto uno (basta aver dato un'occhiata al progetto) Le faccio sapere che le case sono state progettate per essere costruite sul NULLA ARCHEOLOGICO, ossia ove sorgeranno (sarebbero dovute sorgere) non c'è assolutamente nulla che possa avere lontanamente una qualsiasi valenza archeologica. Solo pietre. Quello che eventualmente ci poteva essere stato un tempo è stato ampiamente depredato, scavato, tritato in periodi molto precedenti.
Per il punto secondo, Le faccio sapere che se Coimpresa ha deciso di costruire è evidente che c'è una richiesta di appartamenti quindi esiste una necessità di mercato che è creata dalla domanda (i cittadini che vogliono acquistare una casa) e non dall'offerta (Coimpresa che costruisce case). Trattasi di elementare rapporto tra domanda ed offerta.
Le dirò di piu': la domanda di alloggi è così alta che Coimpresa aveva gia' venduto piu' della metà degli appartamenti SULLA CARTA.
Inoltre (si vada a guardare il progetto) Coimpresa ha, in qualche modo, sponsorizzato i lavori nell'area archeologica vicina (dove esistono realmente delle vestigia) se non altro per la ragione che un'area archeologica valorizzata a ridosso dei suoi appartamenti ne avrebbe aumentato l'appetibilità (e conseguente valutazione).
Sono d'accordo che i costi d'acquisto di appartamenti a Cagliari siano (almeno per me, comune mortale) stratosferici ma questo, evidentemente, non frena la corsa agli acquisti di cagliaritani e quindi sin tanto che vi è una richiesta, vi sarà sempre un'offerta.
Su questo si metta pure l'anima in pace.
La realtà di Tuvixeddu è un'altra: è stato un ring dove si è svolto uno scontro tra poteri e dove la sacralità del luogo e le sue sopravissute vestigia non interessavano a nessuno. Erano soltanto un paravento.
Cordialità
SeuDeu