06 settembre 2006

Buchi con asfalto intorno

L'altro giorno leggevo nel Blog di Claudio (Cugusi) alcune righe sullo stato delle strade di Cagliari e dintorni. Oggi ho lasciato nelle mani del meccanico 870 euro per avantreno, semiassi, cuscinetti, ammortizzatori et similia. Dopo che il meccanico e' riuscito a far rinvenire me ed il mio portafogli, mi ha spiegato che la meccanica e' andata in malora grazie ai buchi che centro ogniqualvolta viaggio in macchina. Voi direte, ovviamente: evitali cosi' non ti sfasci la macchina. Il problema e' evitarli.
Innanzitutto non si puo' parlare di strade asfaltate bensi' di una distesa di buchi con un po' di asfalto intorno per cui se scansi un buco ne prendi almeno altri due e la cosa e' generalizzata. Giusto per chi vive a Cagliari propongo un itinerario interessante per testare ammortizzatori e riflessi del guidatore. Da Viale Elmas al primo bivio per Sestu. Se riuscite a percorrerlo (senza saltare continualente di corsia) prendendo meno di 150 buche avete una vittoria assicurata nella prossima Parigi-Dakar.
Ricordo che poco prima delle elezioni le condizioni eraano molto migliori. Non e' che dovrebbero indire elezioni politiche ogni sei mesi?

Cruda verita'

Scena prima: supermercato.
Una persona anziana si avvia alle casse col cestino con pochissime (ed economiche) cose dentro, ad un'occhiata nel cesto mancano carne, pesce e formaggi. Possibile che sia vegetariana? Paga alla cassa con un'infinita' di monetine da un euro e va via con lo sguardo perso nel vuoto.
Scena seconda: una strada qualsiasi all'imbrunire.
Una persona anziana, non male in arnese come si potrebbe pensare per un clochard, fruga nel cassonetto ed estrae varie cose che depone diligentemente in buste di plastica, poi si guarda intorno e va via lentamente quasi non volesse essere riconosciuta.
Scena terza: alla chiusura dei negozi.
Altra persona che fruga nei cassonetti ma stavolta in quelli prospicienti a negozi alimentari (se ne trovano ancora in citta', travestiti da Mini Market) e tira fuori avanzi di verdura, frutta ed altro. Stessa cura nel porli nelle sporte e stesso incedere rassegnato andando via.
Scena quarta (ed ultima): rione Castello (Cagliari).
Vado in giro per i vicoli cercando qualcosa da fotografare e vedo una finestra aperta su un bugigattolo illuminato (si fa per dire) da una lampadina cosi' fioca che sembra uscita da un film quanto sembra irreale, punto il teleobiettivo e ci veddo una vecchietta che sta scaldando un barattolo di cibo per gatti su di un fornello. Prende il barattolo e si siede su una sedia, ignara del mio teleobiettivo. Mi aspetto che da un momento all'altro compaia il suo gatto ma non ho capito nulla. La vecchietta prende il cucchiaio ed inizia a mangiare il cibo per gatti. Spengo la macchina fotografica e vado via lentamente con le lacrime agli occhi per la tristezza.
Non ho parole per commentarlo. Eventualmente fatelo voi.