02 marzo 2008

Tuvixeddu: le responsabilità morali

E' passato oltre un anno da quando ho iniziato ad occuparmi di Tuvixeddu e in tutto questo tempo ho seguito la vicenda dal punto di vista delle azioni senza soffermarmi su altri lati, forse molto piu' importanti della vicenda.
Oggi, rileggendo tutti gli avvenimenti passati, mi rendo conto che tutta questa vicenda ha creato dei danni molto gravi non solo a livello delle cose ma, anche e soprattutto, a livello umano.
E questo è ingiustificabile ed ignobile.
Come oramai è sotto gli occhi di tutti, vi sono due fazioni contrapposte dal punto di vista ideologico.
Non solo, le due fazioni rappresentano anche due modi differenti di affrontare la vicenda: una fazione spara a zero (sino a questo momento senza nessuna prova e, per giunta, sportellati malamente anche dal TAR) mentre l'altra continua a difendersi usando fatti documentati che nessuno si prende la briga di leggere e prendere in considerazione.
Diciamo che vi è una contrapposizione tra un imporre il proprio punto di vista in modo pacato e imporlo in modo urlato.
Giusto per capire meglio i termini, diciamo che la fazione "pro progetto Tuvixeddu " (giusto per semplificare) sta cercando di dimostrare le sue ragioni con fatti documentati e con una certa pacatezza; al contrario, la fazione opposta sta imponendo il proprio punto di vista a colpi di scure producendo dichiarazioni ed atti in cui l'unica cosa tangibile è un attacco morale verso la fazione opposta.
Un esempio su tutti lo si puo' trovare nella mitica dichiarazione dei 59 saggi in cui vengono attaccate le persone citate cercando di distruggerne l'integrità professionale (e non solo). Il fato che tale documento abbia fatto scattare delle denunce per diffamazione la dice lunga.
Poi, che dire sulla relazione della commissione RAS (demolita in malo modo dal TAR sia nei contenuti che nella forma) in cui si favoleggia di un ambiente che dovrebbe essere e che trova il suo riscontro unicamente sui libri.
Potrei continuare ancora per molto.
Invece vorrei focalizzare il discorso sul danno morale prodotto da tutto ciò.
Ho avuto modo di conoscere molti attori di questa disgraziata vicenda; persone degnissime e squali approfittatori, privi di senso morale ed etico.
I secondi preferisco lasciarli navigare nelle acque a loro più congeniali; tratterò di loro in altra sede.
I primi, invece, mi preoccupano dal punto di vista morale.
Solitamente, tutti coloro i quali si occupano unicamente della loro professione non hanno nè il tempo nè la struttura mentale per reggere a certi attacchi puramente gratuiti contro di loro; questo perchè la loro struttura mentale non riesce a capire come reagire ad affermazioni che non possono essere controbattute con fatti. Sono abituati a produrre solidi fatti e non concepiscono un mondo diverso.
Da qui viene facile capire che, nel momento in cui i loro punti di vista basati sui fatti vengono allegramente buttati nel cestino si vedono crollare il mondo in cui hanno sempre vissuto e, pur non avendo nulla da rimproverarsi, iniziano a porsi delle domande sul cosa è sbagliato.
E' normale che, nel momento in cui a ciascuno di noi iniziano a crollare delle certezze, ci poniamo la domanda (per quanto possa essere incrollabile la fiducia in no stessi) su dove abbiamo sbagliato e non trovando risposte valide, iniziamo a dubitare di noi stessi, delle nostre capacità e di quanto abbiamo fatto sino ad adesso.
Sintetizzando le cose: la mancanza del "pelo sullo stomaco" porta ad un inevitabile crollo.
La cosa che mi manda in bestia è che molti personaggi conoscono bene questi meccanismi e li utilizzano per i loro (molto poco) nobili scopi, pur sapendo che raggiungono il loro fine calpestando tante persone.
Questo è il delitto più grave perpetrato in questa vicenda: aver raggiunto (mica tanto) il loro scopo distruggendo moralmente tante persone che hanno avuto il grave torto di aver fatto unicamente il loro dovere professionale ma in assoluto conflitto con interessi che andavano in direzione opposta.
La vicenda Tuvixeddu non è altro che lo specchio della realtà italiana: chi grida più forte e le spara più grosse ha (quasi) sempre ragione ed ottiene quello che si prefigge.
Sulla pelle degli altri.
Ma questo è un dettaglio trascurabile, vero?

1 commento:

Anonimo ha detto...

caro Giorgio,
mi sembra che l'articolo di oggi sulla Nuova Sardegna spieghi bene come stanno le cose attorno a Tuvixeddu. I forestali mandati dalla RAS rilevano orrendi crimini nei cantieri comunali del Parco. Del resto che ci si poteva aspettare da tecnici e progettisti del Comune? Muraglioni di cemento, scrive il giornalista. Peccato che l'unico cemento nel parco è quello delle fondazioni dell'edificio servizi e di qualche manufatto che dovrà pur essere ancorato al terreno. O no? Qualunque progettista, tecnico, persino uomo della strada con un po' di esperienza sa che da una fase progettuale alla successiva di approfondimento certi aspetti del progetto cambiano, vengono adattati, migliorati etc. E questo succede anche in fase di esecuzione, necessariamente.
Comunque purtroppo la sentenza del TAR non è certo stata sufficiente. Chi ha il potere continua ad usare tutti i mezzi per averla vinta e per demolire da tutti i punti di vista il lavoro degli altri.
E'triste.
ciao
Livio De Carlo