13 maggio 2007

Università....senza Rete

Ieri ho conosciuto un gruppo di studenti universitari.
Studiano a Cagliari e vivono in una stanza affittata per il periodo scolastico.
Mi hanno confidato che, tra tutti i problemi che ha uno studente per poter seguire un corso di studi universitario (costo assurdo dell'alloggio, tasse salatissime, ed altre congrue spese), quello che pesa di più è la mancanza della possibilità di accedere alla Rete per poterla utilizzare a scopo di studio.
Vi spiego perchè uno studente "in trasferta" non potrà MAI avere una connessione alla rete: Telecom, Tiscali e gli altri providers ti chiedono un contratto minimo di un anno ed una linea telefonica (da cablare o esistente).
Ovviamente, per chi vive in affitto (sempre provvisorio) in una stanza, tutto questo è impraticabile.
Esiste però la possibilità di poter mettere a disposizione l'accesso in rete a questi ragazzi: un sistema WiFi o WiMax che oggi ha un costo accessibile come acquisto e come impianto.
Un appello a Comune, Regione, Provincia, Università. Telecom, Tiscali, eccetera: possibile che non riusciate a trovare dei soldi per mettere in piedi una rete WiFi, magari (per cominciare) soltanto nell'area dove vi è una più alta concentrazione di studenti "in trasferta"?
Se la risposta è no vuol dire vuol dire che anche le Istituzioni approvano, tacitamente, la divisione tra studenti di serie A e studenti di serie B.
Con tanti saluti all'uguaglianza.

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