02 maggio 2007

Evviva la burocrazia!

Diciamo che sono stufo. E' quasi un mese che ricevo non meno di quattro messaggi al giorno dalle Poste Italiane, messaggi che mi chiedono di inserire i miei dati per riattivare il mio conto BancoPosta. Se considerate il fatto che non ho mai avuto un conto alle Poste, capirete subito che trattasi della solita spoof-mail.
Mi spiego meglio (per coloro non sapessero di che parlo).
Da parecchio tempo a questa parte una serie di furboni inviano a tappeto mail spacciandosi per Istituti di Credito o similari con la richiesta di immettere i propri dati sul loro sito (cammuffato da banca o altro) per poterli verificare. Ovviamente trattasi di truffa informatica, ovvero un tentativo di furto di identità elettronica, chiaramente con lo scopo di rubare i dati ed utilizzarli per attività illecite. Per farla breve provate a dare i vostri dati di un conto corrente on-line o carta di credito e poi vedrete in quanto vi prosciugano il conto.
Ovviamente ritengo che vi siate tutti fatti furbi e nessuno di voi caschi nel tranello.
Nel caso non lo sappiate esiste un indirizzo telematico per segnalare queste mail truffa alle autorità competenti (nel nostro caso la Polizia di Stato).
Però la cosa funziona così:
Una volta che ricevete una mail truffaldina, da buoni cittadini segnalate la cosa alle autorità, quindi inoltrate la mail incriminata al seguente indirizzo: poltel.ca@poliziadistato.it firmando la mail.
La cosa sembra finire lì in quanto non riceverete mai una mail di notifica ricevimento messaggio.
Da buon cittadino desideroso di aiutare le autorità a sgominare queste bande di malfattori, dopo la trentesima mail fasulla di Poste.it, ho segnalato tramite mail il problema e mi sono messo ad aspettare un riscontro. Dopo una settimana ho telefonato ed un cortesissimo agente mi ha spiegato che dovevo inoltrare la denuncia recandomi in Questura e producendo le mail ricevute.
Il computer su cui ho la posta è una workstation professionale che pesa oltre 20 Kg. Secondo voi mi dovrei portare a spalla un simile monumento (con monitor e tastiere incluse che tanto non troverei in giro) sino alla Questura per far vedere e scaricare le mail onde poter portare avanti la procedura?
Sapete che faccio ogni volta che mi arrivano queste mail?
Le cestino sperando che anche le altre persone che le ricevono facciano altrettanto e rido pensando a come la burocrazia italiana faccia di tutto per intralciare le cose.
E poi ci lamentiamo che i truffatori impazzano sulla rete....

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