20 febbraio 2007

Scava scava....

Nell’articolo “Scoperte… Ricoperte” pubblicato su questo blog in data 4 Febbraio 2007, parlavo del sito archeologico esistente in Via Trieste 105, attualmente coperto da un parcheggio e da un palazzo; è con evidente piacere, quindi che leggo un articolo su “il Sardegna” di oggi (20/02/2007) in cui si ritorna sull’argomento.
La vera notizia è che la Regione Sarda, ed in particolare l’Assessorato al Turismo ha fatto un autogol clamoroso: sotto un suo palazzo vi è un sito archeologico di una discreta rilevanza e cosa fa? Ci lascia sopra un parcheggio invece di attivarsi immediatamente per valorizzare ciò che si ritrova, praticamente in cantina.
Voglio ben sperare che il Governatore Soru cui sta a cuore il recupero dell’immagine della sua Regione e la valorizzazione delle sue tradizioni, ne fosse all’oscuro e che, venendone a conoscenza adesso, attivi i meccanismi atti al recupero di questo pezzetto di storia di Cagliari attualmente parcheggiato sotto lo stabile dell’Assessorato al Turismo.
Infatti, in Via Trieste 105 vi sono gli uffici dell’Assessorato al Turismo (con parcheggi annessi).
Una riflessione, per concludere: è mai possibile che, all'epoca, far ricoprire il sito da un parcheggio, nonostante l’importanza della scoperta fatta, sia stato considerato il male minore? A meno che i vincoli totali all’epoca non fossero stati ancora inventati….

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si le tue osservazioni sono incalzanti e puntuali. Anche io resto stupefatto nel constatare quanto poco importi ai nostri "vertici" delle amministrazioni centrali e periferiche la salvaguardia del partimonio storico archeologico.
Di esempi di scempi perpetrati in questi anni se ne possonao fare a centinaia. Ne voglio ricordare solo alcuni.
Proprio in Viale Trieste, di fronte alla sede della RAS Assessorato al turismo,c'è l'unica chiesa dell'era giudicale rimasta in piedi a Cagliari. Parlo di San Pietro dei Pescatori, edificio soffocato da un lato dalla rete ferroviaria e dall'altro che un supermercato e un radiatorista. Insomma, solo individuarla è un rebus. Ma a parte queste considerazioni due anni fa,(giugno 2005) a poche decine di metri dalla chiesetta proprio nell'area prospicente è stata realizzata una palazzina.
Nel corso degli scavi notai che vennero alla luce frammenti ceramici, embrici e pezzi di vasellame, presumibilmente di epoca tardo romana. E cosa ancor più importante, notai che la ruspa aveva evidenziato alcune cavità forse adibite a tombe. Dopo aver fotografato il tutto, informai la Soprintendenza archeologica e il Nucleo di protezione dei beni archeologici dei Carabinieri di Sassari (strano che per queste cose Cagliari dipenda da Sassari!)
Ma al riguardo ci sarebbere tante cose da dire, anche sulla impostazione dei radio giornali e tg regionali, dove basta segurili per capire cosa sto dicendo...
I carabienieri, da me sollecitati, qualche giorno dopo fecero un sovralluogo, ma nulla cambiò.
La palazzina venne fatta, nonostante tutto!!!
Il Soprintendente, peraltro, mi disse che loro non potevano intervenire in quanto la ditta costruttice utilizzava micro pilastri e che non vi era un vero e proprio scavo e che pertanto...
Ma mi domando anche se ci sono i micro pilastri che fine hanno fatto le sottostanti strutture romane?
Spessa sorte per una serie di tombe di epoca romana posizionate lungo il pendio che dal colle di Bonaria porta in via Bottego, di fronte all'Hoteòl Mediterraneo.
Nonostante abbia segnalato l'avvio di lavori di costruzione di una palazzina e il grave pericolo per queste importanti testimonianze archeologiche, i lavori sono stati quasi ultimati.
Ma pensando ancora a Tuvixeddu: perchè si usano due pesi e due misure?
Anche l'atteggiamento del Ministro Rutelli mi sembra assai strumentale e demagogico. Cosa vuol dire che il Ministero farà di tutto per recuperare i soldi necessari per il ripristino del parco Karalis. Pensate che il suo impegno di fare corrisponda ad una certezza? E durante questo periodo che ne sarà dell'area. Non mi vorrei sbagliare, ma prevedo che le Associazioni ambientaliste che, eufemisticamente, chiamo di regime saranno ben liete di mettere in "modo ufficiale" le mani anche su questa area e perpetuare le loro logiche.
Cosa non si fa per far decollare questo partito democratico!
Roberto Copparoni