Gli Indiana Jones del Liceo Siotto
Ieri sera ero al Liceo Siotto di Cagliari per la presentazione di una pubblicazione particolarissima dal titolo: "Facciamo uno scavo! Scuola e Archeologia a Santa Gilla".
In realtà si tratta di un libretto di una trentina di pagine con una peculiarità: è stato realizzato dagli studenti del Liceo Siotto.
Il progetto è nato da una collaborazione tra il Liceo Siotto e la Sovrintendenza Archeologica di Cagliari, con quest'ultima che ha messo a disposizione i suoi esperti nel campo dell'archeologia per insegnare ai ragazzi le metodologie dell'archeologia. Questa collaborazione tra MIBAC ed insegnanti del Siotto ha permesso agli studenti di realizzare un'autentica campagna di scavo nell'area dell'ex deposito Agip di Santa Gilla dove, notoriamente, vi sono una quantità di reperti archeologici.
Siccome so perfettamente che questo articolo verrà letto anche (e sopratutto) da tanti "addetti ai lavori" prontissimi a gridare "al sacrilegio, al sacrilegio" per aver fatto toccare da mani non "professioniste" reperti archeologici (leggi reperti danneggiati da mani di ragazzi), voglio rassicurarli subito dicendo che tutti i reperti sono stati maneggiati con la massima cura (essendo stati gli studenti seguiti passo passo dallo staff tecnico-archeologico del MIBAC).
Finalmente qualcosa di nuovo e di positivo: un'autentica ventata di aria nuova e, perchè no, un modo per far conoscere ai ragazzi un mondo che, se visto con i giusti occhi ha i suoi lati affascinanti nonostante si tenda a renderlo incomprensibile con pubblicazioni pesanti e, spesso fini a se stesse per quanto incomprensibili.
Ho letto la pubblicazione e, devo dire, mi è piaciuta molto com'è stata impostata e realizzata: poche parole scritte in un linguaggio comprensibile che hanno spiegato teorie e tecniche ed una notevole quantità di fotografie e disegni che hanno reso la pubblicazione piacevole e comprensibile alla lettura.
Ovviamente in questa realizzazione traspare l'impegno e la bravura didattica degli insegnanti del Siotto coinvolti nel progetto ma, sopratutto, la bravura didattica degli specialisti del MIBAC nell'aver saputo spiegare ai ragazzi la metodologia di lavoro in termini piani e facilmente assimilabili.
Un plauso anche allo sponsor ENI, che ha contribuito alle spese di pubblicazione del libro.
Seduto negli ultimi posti dell'Aula Magna del Siotto ho ascoltato, tra il divertito ed il commosso, gli studenti raccontare come hanno realizzato questa pubblicazione. Divertito perchè mentre parlavano davanti ai "grandi" si percepiva una certa soggezzione nel parlare, commoventi perchè hanno parlato della loro pubblicazione con grande modestia, come commentare il brillante svolgimento di un compito molto impegnativo senza cercare il merito personale.
La mia impressione personale è stata, ascoltanto tutti gli interventi, di un gioco di squadra collettivo dove gli sforzi dei singoli si sono sommati nella pubblicazione. Niente assoli da parte di nessuno, cosa assolutamente sorprendente di questi tempi.
E' stata una bella presentazione di un bel lavoro ben svolto da studenti intelligenti coadiuvati da insegnanti sensibili ed esperti MIBAC competenti. Un'iniziativa interessante e priva di fronzoli e pomposità.
Veramente bravi. Tutti.
Forse per questa mancanza di pomposità ha fatto si che tanti "esperti & addetti ai lavori" del settore disertassero la presentazione....
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