05 settembre 2008

Tuvixeddu: Gli scalatori degli specchi

"Comprovate nuove emergenze archeologiche nell'area oggetto del provvedimento".
Vero come un biglietto da tre euro ma tanto basta a bloccare per almeno 90 giorni i cantieri.
Con tanti saluti alle proposte di mediazione tanto conclamate dal nostro Governatore (chissà perchè mi ricorda una vecchia canzone dei Platters "Smoke gets in your eyes").
Che dire di fronte a questa ennesima mossa da parte della RAS che, ogni giorno che passa assume sempre più l'aspetto di una guerra o, se preferite, un'arrampicata sugli specchi?
Oramai è dimostrato che di emergenze archeologiche nell'area non ne esistono e le famose 430, pardon, 431 tombe non sono state distrutte come qualche "esperto" ha proclamato (e continua a proclamare) e che per fare più rumore si mettono in campo cifre roboanti ma riferite all'ultimo decennio.
Di certo si sta facendo leva sulla disinformazione in materia dimenticando, sempre e comunque, che (soprattutto la RAS), prima di firmare il protocollo di intesa ha vagliato, verificato, controllato e chiesto pareri che sono passati al vaglio di ulteriori controlli di merito e sostanza.
Oggi si vuole far credere che sono state sottotaciute delle cose (ovviamente la colpa non è della RAS, ci mancherebbe) e, per fare questo si getta fango sopra un'istituzione dello Stato come la Soprintendenza Archeologica di Cagliari e si accolla la responsabilità di queste sviste all'ex Soprintendente Santoni (che, ricordiamolo sempre, votò contro, come membro della mitica commissione regionale che decretò i vincoli totali cassati sia dal TAR che dal Consiglio di Stato, a tali vincoli) ed ai suoi collaboratori i quali, fatti alla mano, hanno passato parecchi anni a ripulire da immondizia, detriti e quant'altro l'area che oggi è il parco archeologico mentre gli attuali saccenti non avevano nemmeno idea di dove fosse l'area archeologica e cosa contenesse.
Questo ennesimo tentativo di blocco dell'area parrebbe una mossa disperata dettata dal fatto che, nel momento in cui verrà stilata la conta dei danni subiti dalle imprese, la cifra che verrà fuori (causa una legge dello Stato) dovrà essere pagata in solido (leggere di tasca propria) da parte di chi ha contribuito a creare il danno e la cosa non penso sarà molto piacevole per gli interessati.
Oltre questo vi è anche la possibilità (non tanto remota) che gli stessi attori debbano dare qualche spiegazione ad un tribunale ordinario con tutte le conseguenze del caso.
Potrebbe anche essere una mossa prevalentemente politica in quanto due sentenze che sanciscono l'errore clamoroso (nella migliore delle ipotesi) della gestione amministrativa della vicenda e danno in toto, torto alla RAS, comporterebbe, in un qualsiasi altro paese democratico, le immediaate dimissioni degli autori di tale errore ma, si sa, siamo in Italia dove le dimissioni sono l'eccezione e non la regola.
Poi, volete mettere il fatto che certi personaggi, in caso di dimissioni dovrebbero trovarsi un lavoro vero e produrre dei risultati..
Scherziamo?

Sempre in tema di Tuvixeddu: la RAS sta aprendo un sito dedicato a Tuvixeddu.
Dato che non mi risulta abbia fatto richiesta di documentazione (fotografica e scientifica) alla Soprintendenza Archeologica viene da chiedersi da dove ha recuperato il materiale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

In previsione di un probabile pagamento in solido dei danni sul sito della regione sono apparse due versioni della delibera. Nella prima la presentazione del provvedimento è affidata all'assessore della pubblica istruzione nonchè beni culturali. Questa delibera è stata eliminata dopo qualche minuto e sostituita da un'altra versione dove i proponenti sono due. Infatti si è aggregato anche l'assessore agli enti locali nonche all'urbanistica. Che si stia già iniziando a dividere per due l'ipotetico esborso?

Anonimo ha detto...

Stai facendo un ottimo lavoro con il tuo blog, hai tutta la mia ammirazione.

Complimenti!