Tuvixeddu: Non c'è due senza tre
Stavolta sono tre: due sentenze del TAR ed una del Consiglio di Stato.
Tre sentenze che danno clamorosamente e pesantemente torto all RAS, il "braccio armato" dei "paladini del colle".
Leggendo le tre sentenze, al di là dei rilievi fatti su procedimenti amministrativi irregolari, salta subito agli occhi che la storia delle tombe scomparse e quelle inistenti al di fuori del parco archeologico non è stata creduta dai giudici come un'argomentazione valida.
Quindi si tratta, come ho sempre sostenuto basandomi sule carte, di una mistificazione bella e buona o, se preferite, di un'interpretazione personale dei fatti i cui scopi, pur non attualmente provabili documentalmente, sono facilmente intuibili.
Stando ai fatti (che ciascuno di voi potrà verificare di persona a fine mese nella mostra su Tuvixeddu) tutte le storie delle tombe scomparse, distrutte, omesse, eccetera, sono una pura invenzione propinata, probabilmente, per giustificare una presa di posizione che, nonostante tutto, continuo a ritenere incredibile e, comunque, priva di senso logico nell'economia di una ipotetica protezione del colle di Tuvixeddu.
C'è da dire che i legali di Coimpresa stanno preparando una richiesta di risarcimento danni alquanto congrua e sono intenzionati a far pagare i danni in solido agli attori di questa vicenda (responsabilità soggettiva, riconosciuta dalla Corte dei Conti in caso di danno all'Erario).
Non è che questo fatto e la proposizione continua di vincoli (poi regolarmente bocciati) abbiano una certa attinenza?
Vedremo......
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