12 marzo 2007

Tuvixeddu off limits...

Leggo che è stato negato l'accesso a Tuvixeddu all'associazione Tuvixeddu Wive, Amici di Sardegna & Forum civico. Divertente è stato leggere i termini della protesta di Antonello Gregorini. Forse il Sig Gregorini non conosce bene il luogo per parlare in quel modo. L'area dove hanno cercato di accedere non è uno sterrato od un prato dove si possa passeggiare tranquillamente; è pieno di tombe che sono, notoriamente, scavate (nella grande maggioranza) per terra. Vien da sè che se non si sta attenti si rischia di finirci dentro e farsi male. Se si verificasse, malauguratamente, un caso del genere, chi pagherebbe i danni? Di certo non le associazioni ambientalistiche o il Sig. Gregorini. Pagherebbe chi ha la responsabilità di sorvegliare l'area, per legge. A parte il fatto che, se esiste un cartello che vieta l'ingresso da qualche parte, questo va, in qualsiasi caso, rispettato senza deroghe per chicchessia. Non è che far parte di un'associazione rilasci automaticamente l'impunità per ignorare i divieti. Mi sembra che questo blitz, in fondo, non sia stato altro che un'operazione per far parlare di sè e finire sulla cronaca. Nient'altro.
Una curiosità: perchè non provano a fare una cosa del genere nelle miniere di Furtei: allergia al sale dotato di energia cinetica oppure troppo distanti da una redazione giornalistica?
Mah....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il blitz in realtà, caro seu deu, è stato così definito dalla stampa.
In realtà è accaduto che il cancello fosse aperto e la gente è entrata... e noi con loro.
Conosco perfettamente la 626 e la 494.
Dal tuo punto di vista hai regione.
Ciò che forse siamo riusciti a segnalare è che: a far chiacchiere, crear conflitti, nuove categorie estetiche e quant'altro. Chi ci rimette è la città che avrà un monumento di quella importanza chiuso per altri ???? anni.
Ho letto quel che dici di Tuvixeddu e penso di averlo condiviso nei fatti e nelle dichiarazioni.
Antonello Gregorini

Seudeu ha detto...

Ma i cartelli con scritto "Vietato l'ingresso"a cosa ci stanno a fare?