Il diritto alla notizia
Dov’è che il diritto di cronaca si deve fermare?
E’ una domanda a cui si possono dare molte risposte, tutte, ovviamente, derivanti dalla propria interpretazione del concetto.
Da oltre un mese, non appena ho avuto le mani una notizia ritenuta interessante e verificata, l’ho sempre pubblicata immediatamente.
Sino ad oggi.
La notizia interessante l’ho tra le mani e potrei pubblicarla senza paura di essere smentito ma non posso farlo a meno di non rischiare seriamente di ledere altre persone e danneggiarne il loro lavoro.
Non è stata una decisione facile da prendere e, difatti, ho voluto ascoltare alcune opinioni prima di decidere sul da farsi; opinioni diverse dalla mia che volevo pubblicarla comunque e questo mi ha fatto riflettere sul da farsi.
Una parte importante l’ha avuta, inoltre, l'essermi ricordato la richiesta fatta ieri al convegno sull’archeologia da parte di Ruben D’Oriano (leggetevi l’articolo precedente); è stata una cosa che ha contribuito a farmi aprire gli occhi su un certo tipo di realtà che, pericolosamente, tendevo ad ignorare.
In pratica, dando la notizia, vi sono moltissime possibilità che qualche “studioso” (?) si appropri della notizia e ne contrabbandi la paternità vanificando quindi il lavoro di altre persone, oltre che creare altri problemi di non secondaria importanza.
Questo “farsi belli” alle spalle degli altri va decisamente contro i miei principi morali per cui ho deciso di non scrivere nulla al riguardo, almeno per il momento, per il rispetto che ho nei confronti del lavoro altrui e del principio del riconoscimento dei meriti.
Non so bene perché ho deciso di rendere pubblica questa decisione: forse per rispetto nei confronti di chi mi segue in questo blog, forse perché mi riempie di rabbia sapere che dappertutto esistono persone che tendono ad impossessarsi del lavoro altrui o, forse, perché ogni giorno che passa ho sempre di piu’ la certezza che l’integrità Tuvixeddu & dintorni sia una scusa bella e buona per andare a caccia di potere e popolarità. Con questo non voglio dire che siano tutti così, ci sono molte persone veramente valide che credono realmente in questo progetto.
Solo che sono in minoranza.
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