Era gia' tutto previsto...
Juve in B a -17: tolti due scudetti.
Milan a -8, Lazio -11 e Fiorentina -19 in A:
Questa sarebbe giustizia?
Diffido di chi ha sempre una verità in tasca.
Juve in B a -17: tolti due scudetti.
Milan a -8, Lazio -11 e Fiorentina -19 in A:
Questa sarebbe giustizia?
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Seudeu
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9:26 PM
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Innanzitutto occorre fare alcune premesse:
1- Non sono un tifoso
2- In Italia si puo' parlare male di tutti TRANNE che delle squadre di calcio.
Oramai la sentenza per il calcio taroccato la conoscono tutti (meccanismi di sentenza inclusi) e, ovviamente, le polemiche impazzano con scritti e prese di posizione di tutta l'Italia (che conti o no). Anche io ho deciso di scrivere un commento a questa sentenza perche' alcune cose non mi sono sembrate assolutamente in linea col concetto di giustizia.
Personalmente mi sembra una sentenza di parte o, se preferite, una sentenza con alcune agevolazioni per qualcuno; siccome non amo nascondermi con perifrasi ed esempi, diro' subito che, secondo me, si e' trattata di una sentenza salva-Milan (non me ne vogliano i tifosi). Difatti, trattandosi di dover salvare gli interessi, badate bene, di una squadra che fa parte di una holding di un certo spessore (indovinatene la proprieta'), la sentenza e' stata costruita "ad hoc".
Se la Juventus fosse stata retrocessa in C1 (quindi una condanna a due anni fuori dalla serie A), in serie B ci sarebbero finite Fiorentina, Lazio e Milan; condannnando la Juve alla serie B con -30 punti di penalizzazione si e' ottenuto il medesimo risultato ma con la possibilita' di trattenere in serie A almeno una squadra (indovinate quale).
La cosa era gia' decisa da tempo, se no come avrebbe fatto La Gazzetta dello Sport a pubblicare la mattina precedente alla sentenza come sarebbe andata a finire?
E' normale che (cosi' come si e' sempre fatto con le grosse holding, la FIAT una per tutte) in Italia si tenti sempre di salvare il gruppo industriale che ha un "certo peso", cammuffando la cosa in svariati modi, quindi non dovrebbe essere tanto scandaloso che si sia voluto salvare il Milan. Nulla e' cambiato sotto il sole, e' la solita Italia.
Se poi i giudici hanno voluto giustificare le azioni di un dirigente tesserato all'AC Milan, come un'azione strettamente personale (responsabilita' oggettiva) e' segno che, nonostante l'esperienza e l'eta', credono ancora a Babbo Natale. Siamo seri.
Altro punto della sentenza "salvapotenti" e' aver praticamente assolto gente come Carraro, autore di iscrizioni al campionato di societa' senza un centesimo in bilancio ed aver ratificato il tesseramento di giocatori con passaporto falso; se questo non e' falsare un campionato, fate voi cosa potrebbe essere.
Concludendo questo (primo e penso non unico) commento sulla sentenza di Calciopoli, secondo me si e' finiti a "tarallucci e vino" esattamente come si pensava sin dall'inizio.
P.S.- Fatemi sapere cosa ne pensate (possibilmente in termini civili).
Ciao
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Seudeu
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4:54 PM
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Si iniziano a leggere cose strane sui giornali, cosa abbastanza ovvia nel momento in cui qualche settore potente viene pizzicato e la cosa non si risolve (come spesso succede) in una italica bolla di sapone. E' questo il momento in cui iniziano a comparire strani articoli e strane prese di posizione. E' ovvio che chi scrive non e' fesso (tutt'altro) e sa dosare bene la quantita' di tarli che dovrebbero insinuarsi in ragionamenti che sino al giorno prima sembravano permeati di una ferrea logica. Cosi' succede che in questo magno mare di m.... che e' calciopoli, improvvisamente si cominciano a leggere strani allarmi contro pene eccessive e fantomatici processi sommari; ci si appella a dettagli il piu' delle volte insignificanti e, in definitiva si cerca di instillare al lettore il dubbio che la giustizia (adesso quella sportiva, poi quella penale) stia iniziando ad esagerare. Lasciando perdere le varie storie (lette e rilette ovunque) faccio una considerazione semplice semplice: un settore come il calcio che e' riuscita a mettere in piedi una situazione come quella che abbiamo davanti agli occhi, coinvolgendo un numero impressionante di persone di ogni estrazione e professione, ma vi sembra che non stia tirando fuori dal mazzo anche qualche giornalista che li difenda utilizzando il solito metodo visto in questi anni, ovvero quello di iniziare a screditare la giustizia?
Gradirei qualche commento in materia.
Ciao
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Seudeu
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5:45 PM
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La settimana scorsa ho avuto modo di constatare con mano (e portafogli) la furbizia di un tassista cagliaritano.
Premessa: ero vestito in maniera informal-elegante (cosa rara per le mie abitudini) e non ho accento sardo.
Le cose sono piu' o meno andate cosi'...
Mi trovavo all'Ospedale di Is Mirrionis e dovevo fare ritorno a casa. Dato che non avevo nessuna voglia ne di rientrare a piedi e nemmeno di salire su un mezzo pubblico ho deciso di fare, per una volta, il gran signore e prendere un taxi. Salgo sul taxi e comunico all'autista l'indirizzo di dove voglio essere portato. Inizia il tragitto con una rotta che mi lascia perplesso, difatti l'autista si dirige dalla parte opposta da dove sarei normalmente passato se fossi stato io a a guidare. A parte la folle velocita' media di 40 Km/h con strade pressoche' deserte (mai capito perche' quando viaggiano senza i clienti a bordo sfrecciano a velocita' quantomeno discutibili infischiandosene del codice della strada), l'autista si e' sentito in dovere di mostrarmi tutti i posti piu' rappresentativi della mia citta'. Ad un certo punto ho perso la pazienza e gli ho chiesto se stava seguendo la strada giusta. Per tutta risposta mi sono sentito risponedere che lui Cagliari la conosceva meglio di qualunque straniero (io)... Ovviamente mi sono (censura) e gli ho ribattuto che ci vivo da oltre trenta anni e non ero il solito milanese in visita quindi evitasse le prese in giro. Vistosi scoperto ha iniziato ad inanellare tutta una serie (falsa) di strade chiuse per lavori oppure con ingorghi per giustificare il tragitto. Dopo 15 chilometri (!!!!) di percorso si ferma sotto casa con un conto di 22 euro. Per capirci il tragitto era da Via Is Mirrionis a Piazza del Carmine (forse 6 Km prendendola larga). Col fare molto tranquillo gli ho comunicato che stavo telefonando al 117 (Guardia di Finanza) giusto per sapere come mi dovevo comportare al che, magicamente il conto si e' ridotto a 10 euro.
I commenti fateli voi.
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Seudeu
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1:22 PM
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Guai a toccare una corporazione (lobby of course): si scatena un finimondo. Ovviamente, volete mettere, come faranno a sbarcare il lunario i vari notai che non potranno piu' contare sugli introiti derivati dai passaggi di proprieta' dei veicoli oppure i farmacisti che dovranno combattere contro i centri commerciali per vendere aspirine et similia; e che dire delle banche che saranno costrette ad avvisare i clienti dei cambiamenti delle condizioni contrattuali e, se ai clienti non va bene, non gli possono spillare ulteriori soldi se decidono di chiudere il conto. Oppure i liberi professionisti che non hanno piu' il loro "minimo sindacale" come guadagno garantito oppure le assicurazioni che si vedranno mettere in concorrenza dagli agenti assicuratori? E' un brutto colpo che spalanca il baratro sotto i loro piedi. Chi la fa l'aspetti. I comuni mortali (ed i loro portafogli) ringraziano.
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Seudeu
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11:18 PM
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Il 16 Giugno di due anni orsono le strade mie e di mio padre si sono, purtroppo, divise. In un primo tempo ho pensato che si era spento un faro che mi ha sempre indicato la via, poi ho capito che ha solo cambiato posizione: e' solamente piu' in alto. Basta guardare bene.
Ciao, era da tanto tempo che volevo scriverti ma, per una ragione o per un'altra, ho sempre rimandato. Ti scrivo questa lettera per dirti che non ti ho dimenticato; sei sempre presente nella mia vita e nei miei pensieri. Scusami ma è difficile trovare parole adatte per descriverti quello che vorrei dirti, sarebbe più facile guardarti e parlare come si faceva prima. Ora non è più possibile e devo arrangiarmi come posso; fortunatamente la fantasia non mi manca (me l'hai trasmessa tu geneticamente, o almeno credo..) quindi proseguo alla meno peggio. Sai, non sono più passato a trovarti nel nuovo luogo dove ti sei trasferito, onestamente non mi piace, non è nel tuo stile anche se so che devi accontentarti di quello che hai trovato; tante volte ho pensato di saltare in auto e venirti a trovare ma poi mi è sempre mancato il coraggio di farlo. Non chiedermi il perchè, forse non te lo saprei mai dire; forse preferisco ricordare quando eri nella nostra solita casa, solido come una certezza e quando venivo a trovarti mi salutavi con un sorriso tra il serio ed il faceto. Oggi so che non sarebbe più cosè e, penso, non reggerei, devo ancora trovare il coraggio per affrontare questa realtà. E' strano come ogni giorno mi ricordi particolari di cose che abbamo fatto insieme, episodi che credevo cancellati dalla mia mente ed invece ritornano, vividi e reali come se li stessi vivendo adesso, mi sembra di percorrere a ritroso il cammino dalla mia infanzia alla mia giovinezza saltando tappe e senza una cronologia ben precisa. Mi sento solo e mi manchi; lo scrivo solo a te perchè non riesco a dirlo a nessuno, le uniche persone a cui potrei dirlo, sicuramente starebbero più male di me dopo e non ho nessun diritto di far star male nessuno solo per potermi sfogare. Stranamente ora c'è un silenzio impressionante e mi sembra di sentire persino il rumore che fanno i miei pensieri. Sai, la vita va avanti, nel bene e nel male; questo anche se non ci sei e sei tanto lontano, sto badando a me stesso un po' camminando ed un po' incespicando e così riesco ad arrivare a domani. Vorrei che tu fossi qui a parlarmi e spiegarmi il perchè di tutto questo e mi facessi sorridere con una delle tue splendide battute oramai andate perdute. Non ti dimentico, sei sempre qui, nei miei pensieri, nelle mie azioni anche se ora sei tanto lontano. Un giorno ricominceremo a passeggiare insieme e dirci tutte le cose che non siamo riusciti a dirci in tutti questi anni e ci scambieremo battute e frasi serie e, perchè no? Ci faremo anche una delle nostre mitiche partite a carte (però non barare!). Ti sembrerà strano ma non mi preoccupa quando arriverà quel giorno. Nel frattempo vado avanti più o meno come tu avresti voluto che io facessi.Un abbraccio da tuo figlio.
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Seudeu
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11:39 AM
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Che cos'è la depressione lo si sa soltanto quando ci si è finiti dentro. Cioè troppo tardi.
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11:07 AM
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Sono appena rientrato a casa dopo un'infernale giornata passata a resuscitare computer e a litigare per parcheggi. Sto ascoltando della vecchia (si fa per dire) musica degli anni 70, in particolar modo Brian Auger. Ci credereste? Piano piano la tensione si sta affievolendo e mi sento bene.
Nota da musicista: Brian Auger è quell'organista (oggi si fanno chiamare tastieristi) che ha inventato un suo genere che all'epoca sbalordiva. Oggi l'hanno copiato di sana pianta e l'hanno chiamato Acid Jazz.
Ciao
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Seudeu
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7:24 PM
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Volendo fare un parallelo tra musica e calcio verrebbe da pensare che, forse, ci sono almeno due punti in comune: la marea di gente che riescono a radunare ed il giro di denaro che creano (per pochi). In realtà, andando a ben vedere vi è un altro punto che accomuna queste due attività: la stupidità e la faziosità di chi (s)parla e scrive in materia.
Siamo un popolo di commissari tecnici (si sapeva da parecchio) ma siamo anche un popolo di critici musicali e discografici (falliti). Come nel calcio si sono perse di vista (da tempo immemore) le sane discussioni su schemi di gioco, gesti atletici et similia; così nella musica sono scomparse le analisi su capacità e contenuti musicali. E' diventato un minestrone confuso di prese di posizione, autopubblicità, denigrazioni (con protezione dell'anonimato) ed amenità varie che non sfigurerebbero in un periodico di gossip.
Onestamente ho provato a leggere alcuni siti di discussione musicali alquanto blasonati e, tolta qualche chicca notevole, ho solo letto post di una caterva di gente con la sola voglia di parlarsi addosso senza dire assolutamente nulla.
Un mio amico diceva che al peggio non c'è limite. Putroppo ha ragione.
Ciao
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Seudeu
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10:53 AM
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Una breve riflessione: è raro trovare uno scritto in rete che parli di momenti sereni. I momenti sereni sono spariti oppure no?
Datemi voi una risposta.
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Seudeu
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8:46 AM
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Se andiamo a ben vedere le due cose non sono tanto dissimili tra loro, pur sembrando completqmente in antitesi.
La prigionia comporta uno spazio vitale angusto ed un confine ben definito, creato da inferriate o muri invalicabili ben definiti e visibili, allo scopo di sottolineare il limite entro cui si è confinati.
La libertà (almeno quella che pensiamo di avere oggi) ha uno spazio di confine più ampio ed è delimitata da una parete assolutamente trasparente ed invalicabile. Somiglia ad un muro di gomma: cedevole quanto si vuole ma inattraversabile.
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Seudeu
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10:26 AM
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Perchè un altro Blog?
Forse perchè ho voglia di condividere idee, stati d'animo, paure, gioie, inc**zi e quant'altro capita nel normale cammino della vita di ciascuno di noi.
Questo blog è uno spazio aperto per chiunque voglia raccontare un pezzetto della sua vita liberamente o dire la sua su quello che scriverò. L'unica cosa che vorrei ricordare è che la propria libertà finisce dove inizia quella altrui.
Ciao
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Seudeu
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9:27 AM
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