26 giugno 2007

Furbi si nasce....

Censura.
Non potendo (e volendo) pubblicare un turpiloquio, ho dovuto censurare quello che ho pensato dopo aver visto la mia bolletta di Abbanoa.
Manco a farlo apposta mi sono ritrovato ad essere considerato un "non residente" dai furboni di Abbanoa e quindi a pagare un'enormità in piu' di bolletta dell'acqua.
COnfesso che non ci avevo fatto proprio caso; me ne sono accorto ieri notte, vagamente insospettito dalla cifra che mi sembrava un po' troppo alta. Preso dal dubbio ho analizzato il contenuto della bolletta ed ho visto che non sono residente dove abito (mi hanno cambiato la residenza e non ne sapevo nulla). In soldoni questo scherzo mi viene a costare 150 euri in piu' rispetto a quanto dovrei realmente pagare.
Dopo un giro di telefonate ho scoperto di essere in ottima compagnia: una caterva di conoscenti non risiedono piu' dove abitano e hanno ricevuto "bollettoni" da pagare.
Se paghi, il rimborso lo faranno alle calende greche (cioè mai), se non paghi, tra un anno ti perseguitano con cartelle di importo galattico...
Un funzionario di Abbanoa mi ha detto che, per legge, PRIMA devo pagare e DOPO posso protestare con lettera raccomandata.
Ma siamo sicuri che sia un errore di Abbanoa oppure si tratta di un'azione premeditata?
Visto che PRIMA uno deve pagare (quindi soldi contanti in cassa) e POI puo' richiedere il rimborso (chissà quando lo ottiene), nel frattempo i soldi fruttano interessi e tanto altro.
Mia nonna diceva sempre che a pensare male si fa peccato. Ma ci si avvicina di molto alla verità......

Arsenio Lupin

Il decreto numero 45 del 07/03/2007 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, redatto dal Ministero dell'Economia e Finanze ha istituito (inventato) una nuova tassa denominata "contributo di solidarità" pari allo 0,15% di quanto percepito a favore dell'INPDAP (ente pensionistico degli ex dipendenti di Enti e Amministrazioni pubbliche). Questo nuovo balzello dovrebbe essere una specie di "tassa di iscrizione" per la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Ovviamente nessuno ne ha saputo nulla, grazie, anche e sopratutto, ai media, forse troppo occupati a parlare dei vari Fabrizio Corona e Paris Hilton.
Del nulla insomma.
Cosa significa tutto questo?
Semplicemente che l'INPDAP rastrella lo 0,15% da tutte le pensioni amministrate dando in cambio ASSOLUTAMENTE NULLA.
Questo perchè i vari contributi creditizi (piccoli prestiti, cessioni del quinto, eccetera) va bene quanto ne possono usufruire i dipendenti, i pensionati se lo possono anche scordare perchè, data l'età media, NON DANNO GARANZIE di restituzione.
Le solite stranezze italiane: quando si tratta di allungare la vita lavorativa, l'aspettativa di vita (presunta) cresce notevolmente; quando si tratta di dare dei soldi in prestito ad un pensionato, l'aspettativa di vita sembra accorciarsi.
Traduzione: per lavorare va bene sino a 70 anni, se devi chiedere dei soldi sei troppo vecchio.
NOTA: I soldi vengono prelevati mensilmente dalla data dell'iscrizione forzata (25/04/2007) quindi da tre mesi i pensionati stanno già versando il loro "obolo".
Naturalmente se qualcuno non è d'accordo su questo prelievo e non vuole farsi fregare, pardon trattenere, questo importo basta che invii una lettera all'INPDAP (mi raccomando raccomandata con ricevuta di ritorno) ENTRO SEI MESI, altrimenti vale la regola del silenzio assenso.
Se un'organizzazione privata avesse messo in piedi un meccanismo del genere, i suoi dirigenti sarebbero già in galera da un pezzo.
Mah....

14 giugno 2007

L'avevo detto

Tempo orsono, il Governatore Soru aveva annunciato la volontà di diminuire i costi della politica e, in particolar modo, diminuire il numero di assessori.
La mia previsione è stata che l'avrebbero fatto cadere.
Mi sa che avevo ragione.
E mi dispiace

ABBANOA: Acqua da tutte le parti

Normalmente non pubblico mail altrui ma questa mi ha molto colpito e quindi faccio un'eccezione.

Sono un cittadino italiano che, avendo uno stipendio (quindi le tasse già trattenute alla fonte), non puo' fare l'evasore fiscale.
Come tantissimi devo pagare tutto (tra un po' anche l'aria che respiro), compresa l'acqua.
Che pago, stranamente come "non residente" ovvero CINQUE VOLTE DI PIU' di quanto dovrei.
Stranamente, nonostante l'autocertificazione, non risulto residente dove abito e quindi per Abbanoa sono considerato un "turista di afforasa" da mungere a piacimento.
Ho ricevuto le bollette (il discorso di aumenti retroattivi lo affronterò un'altra volta) e, leggendole bene, ho scoperto l'inghippo: pago di piu' perchè Abbanoa ha deciso che non risiedo dove risiedo (scusate il bisticcio) ma da un'altra parte e quindi:SUPERTASSA!
Telefonato al numero verde (patetico call center popolato di personaggi maleducati) mi sento dire che devo telefonare ad altri uffici.

PRIMA CONSIDERAZIONE:
Evidentemente un numero verde il cui unico compito è quello di comunicare ALTRI numeri di telefono a cui rivolgersi è perfettamente inutile oppure è un carrozzone dove (come ben si sa) pochi guadagnano un mucchio di soldi e tanti fanno gli schiavi a 400 euro (quando va bene).

Ma andiamo avanti.
Leggo sul giornale di ieri che Abbanoa ha ammesso di aver fatto pasticci con le autocertificazioni e (leggere ilSardegna del 13/06/07) ammette che le bollette con questi errori macroscopici possono non essere pagate.

SECONDA CONSIDERAZIONE:
Provate a non pagare queste bollette, non vi sarà chiesto piu' nulla per un congruo lasso di tempo, salvo dopo qualche anno trovarvi una richiesta di pagamento stratosferica con interessi di mora (o, comunque, spese varie) ben oltre lo strozzinaggio.

Andiamo ancora avanti.
Mi prendo un giorno di ferie e mi reco presso gli uffici di Abbanoa per capire che fine ha fatto la mia autocertificazione e, dopo essere stato scaricato, in prima battuta, dall'impiegato di turno, sono stato ricevuto dal responsabile del servizio (potenza della citazione delle leggi sulle responsabilità delle procedure declamate ad alta voce) che si è giustificato con una improbabile scusa di problemi di informatizzazione.

TERZA (ed ultima) CONSIDERAZIONE:
Una società puo' impunemente fare quello che vuole senza che nessuno si assuma una responsabilità. In questo caso specifico dove si puo' tranquillamente ipotizzare un reato di truffa (perchè di questo si tratta quando si fa OBBLIGATORIAMENTE pagare una cifra che non compete) e nessuno è responsabile, la dice lunga su come funzionano le cose.
Ancora piu' preoccupante è che i nostri amministratori non abbiano preso una posizione in materia.
Ricordo che, in qualsiasi altra parte del mondo, una cosa del genere avrebbe comportato una quantità di teste cadute alquanto congrua ed immediate scuse agli utenti incappati in questo problema.
Ma, occorre sempre ricordarlo, siamo in Italia dove queste società che gestiscono i nostri beni comuni sono create come luogo di sistemazione o di politici obsoleti oppure di "figliocci" dei potenti di turno i quali, essendo competenti nell'arte del "lustro", possono impunemente continuare a restare avvitati alle loro poltrone e vessare tutti coloro i quali non rientrano nella categoria degli "eletti".
In tutti i sensi.
Fintanto che la gente non perde definitivamente la pazienza e, mi sa, si stiamo andando vicini.


MIA CONSIDERAZIONE:
In compenso, per risparmiare sulle spese, hanno licenziato i tecnici del telecontrollo di Cagliari.
Infatti hanno scoperto che se c'è una perdita d'acqua ci sono sempre i cittadini che avvisano, quindi perchè spendere in altri stipendi?
Meglio, magari, aumentare i propri.
O no?

L'auto senza ruote

Certe volte i processi mentali dei politici sono assolutamente incomprensibili.
Restando nel concreto ve ne racconto una che ha (per le normali persone di buonsenso) dei risvolti, a dir poco, sconcertanti.
Premessa: quando si realizza un progetto di creazione di un'area (sia essa industriale che abitativa) si creano due cose fondamentali, ovvero l'area su cui insisterà il progetto e, contestualmente il progetto di urbanizzazione dell'area.
Creando soltanto l'area senza l'urbanizzazione della stessa, il progetto è assolutamente inutile; un po' come voler costruire un'automobile senza ruote e pretendere di farla camminare.
Orbene un progetto di creazione di un'area "Industriale" senza allegato progetto di urbanizzazione è stato creato a Nuraminis.
In parole povere, l'amministrazione ha delimitato un'area in cui si puo' svolgere un'attività "industriale" (esempio un'officina meccanica) però non ha varato un piano di urbanizzazione dell'area per cui NESSUNO puo' impiantare un'attività imprenditoriale a Nuraminis perchè, pur avendo (si fa per dire) l'area, questa è completamente spoglia (no strade, no rete elettrica, no fogne, eccetera) e, non esistendo un progetto di come realizzare queste opere, (urbanizzazione appunto) non puo' fare un bel niente, salvo che guardarsi l'area.
Alla luce di questo fatto verrebbe da pensare che l'amministrazione nuraminense si stia mettendo d'impegno a far scappare chiunque voglia impiantare un'attività nel paese.
In qualsiasi caso complimenti per la lungimiranza.

08 giugno 2007

Senza parole

Inviata ai questori di Palazzo Madama

"Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti".
Firmato (Portavoce)
Rocco Buttiglione
Albertina Soliani

No, non è uno scherzo.

Fonte:
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato.html

07 giugno 2007

Come volevasi dimostrare

Come ho potuto scrivere in precedenza, su Tuvixeddu è calato il sipario ed ho pronosticato grandi manovre da parte dei vari attori della vicenda.
Una fonte affidabile mi ha fatto sapere che un "esperto" di Tuvixeddu che ha avuto un notevole peso nel portare la situazione allo stato attuale...
....sta preparando la sua candidatura come Assessore alla RAS alle prossime elezioni (si sussurra in area PRC).
Per il momento nulla di ufficiale quindi mi astengo, momentaneamente, dai commenti.
Aspetto i vostri.

Salviamo la Val di Noto

Ciao a tutti, solitamente non concedo spazio a petizioni et similia ma questa volta ritengo necessario fare uno strappo alla regola.
Il perchè ed il percome è riportato qui:
http://www.repubblica.it/speciale/2007/appelli/val_di_noto/index.html#form
In sintesi una società petrolifera texana ha ricevuto l'autorizzazione ad effettuare trivellamenti di ricerca nella Val di Noto con l'autorizzazione per l'estrazione in caso di successo.
Trattasi di area superprotetta addirittura dall'UNESCO, come dire mettersi a trivellare a Tuvixeddu oppure a Molentargius.
Ritengo che la voce di tutti noi, comuni mortali, si debba far sentire in opposizione ai poteri politico-economici che, regolarmente, decidono secondo i loro interessi sopra le nostre teste.
Andate sul link e firmate anche voi, così come ho già fatto e grazie anche da parte di Andrea Camilleri, promotore della petizione (avete presente il Commissario Montalbano?)
Ciao e grazie
Seudeu

06 giugno 2007

Tuvixeddu: nuovo progetto

Andate a leggervi questo:
http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?&s=46919&v=2&c=215&t=1
In sintesi sono stati stanziati 150.000 euro per riprogettare l'area di Tuvixeddu, progetto assegnato dalla RAS alla RAS. Evidentemente quello vecchio non andava bene.
Tutte da vedere le "collaborazioni esterne" e come verranno utilizzati i fondi.
Ricordate i miei vecchi articoli su come sarebbe andata a finire?
Rileggeteli e poi fatemi sapere.

05 giugno 2007

http://www.questoèunbidone.it

Chi bazzica sulla rete conosce bene il sito italia.it (http://www.italia.it), per coloro che non sanno di che parlo riassumo brevemente:
Il sito italia.it è il sito "turistico" voluto dal governo precedente e quello attuale e costato "ufficialmente" la modica cifra di 45 MILIONI di euro; secondo altre stime si parla di oltre 100 MILIONI di euro.
Avendo seguito le polemiche dei mesi precedenti in merito a quale razza di schifezza fosse stata realizzata, avevo potuto constatare di persona la pochezza, l'approssimazione e le cavolate scritte sul sito, dopodichè, avendo di meglio da fare, l'ho lasciato perdere.
Oggi, convinto che avessero risolto e migliorato qualcosa, ho provato a farci un giro e, giusto per curiosare ho effettuato una ricerca di avvenimenti in Sardegna dalla data odierna al 1° settembre.
Risposta: Ricerca generale con troppi nomi/località identici.
Tradotto dall'informatichese: non funziona il motore di ricerca.
Mi sono allora solo concentrato (stesso periodo) su Cagliari ed ho scoperto che l'unico evento in tre mesi è una rassegna di arte precolombiana. Null'altro.
Sempre curioso ho provato ad utilizzare la cartina interattiva e mi ha piantato Internet Explorer (con sommo stupore del sistema operativo).
Per un sito costato oltre 100 miliardi delle vecchie lire mi aspettavo perlomeno che funzionasse decentemente.
Se questo l'avesse fatto un professionista qualunque starebbe già rispondendo ad un'accusa di truffa aggravata....
Aehm, il sito italia.it è controllato da una società di proprietà dello Stato.
Capito l'inghippo?
Per maggiori dettagli andate su:
http://scandaloitaliano.wordpress.com/
c'è tutta questa (poco onorevole) storia in dettaglio.