Gente perbene, gente permale - II
Fa piacere sapere che si è letti anche se di certe telefonate a commento ne farei volentieri a meno....
Nemmeno 5 minuti dopo la pubblicazione del post "Gente perbene, gente permale", mi è arrivata una telefonata da un personaggio "impegnato" nel recupero di quelle persone "socialmente disastrate" (leggi tossicodipendenti ed ex carcerati).
Ovviamente il personaggio in questione fa parte della solita associazione.
Cio' che mi ha indispettito è stato, oltre al contenuto della telefonata, il tono che questo personaggio ha usato.
Ma scherziamo? Ho offeso la categoria dei socialmente disastrati difendendo i diritti di una persona che ha sempre seguito le regole?
Siamo diventati matti all'improvviso o c'è gente che veramente ci marcia in queste cose?
Dove lasciamo tutti quegli anziani che non riescono quasi a sopravvivere e li vedi a frugare nei cassonetti in cerca di qualcosa per tirare avanti?
E tutti quelli che incassano stipendi (si fa per dire) di 500/600 euro, spesso in nero, senza lamentarsi perchè hanno una famiglia da mantenere e non vanno a rubare?
E quelli che si vedono soffiare quei pochi posti di lavoro che ci sono perchè sono riservati a coloro che hanno appena lasciato le patrie galere?
Oppure quelli che aspettano da una vita un tetto che viene dato ad extracomunitari (possibilmente rom) e continuano ad aspettare campando chissà dove?
TUTTA QUESTA GENTE DOVE LA LASCIAMO?
Non è che essere onesti è diventato un reato che ti toglie anche i piu' elementari diritti ad una vita dignitosa?
Suvvia, smettiamola di scherzare ed iniziamo ad essere seri.
Vediamo di piantarla, una volta per tutte, di fare i finti perbenisti ed occupiamoci di chi ha veramente bisogno di noi, di chi ha veramente diritto ad essere aiutato ad avere una vita dignitosa, anche se ha il gravissimo handicap morale di essere UNA PERSONA PERBENE.
Nota finale: Ho scritto questo articolo di getto ed anche abbastanza inc***to per quanto sentito però non cambio una virgola di quanto detto.
Non sono mai stato un razzista o un classista, anzi. Però ritengo che esista una scala di valori da cui si debba partire e, nel gradino piu' alto ci stia l'onestà.
Ovvio che debbano essere privilegiati i piu' onesti anche se a questa categoria non viene data voce.
Gliela do io.
E voi?