Lapidatemi pure
Sono un fumatore e sono un impiegato statale: questo basta per entrare di diritto nella categoria dei candidati alla lapidazione.
Eh gia’, oggi va di moda sparare addosso sia sparare addosso agli impiegati statali, perche’ sono dei nullafacenti ed ai fumatori che rientrano nella strana categoria di perseguitati senza una ragione precisa.
La cosa che fa ridere, o piangere, a seconda dei punti di vista, e’ che parlano persone che dovrebbero stare zitte ma, dato che in Italia, chi piu’ strepita, ha sempre ragione, questi personaggi hanno il diritto di parola occupando ogni interstisio della comunicazione e, ben si sa, chi riesce ad infilarsi nella comunicazione ha, automaticamente, ragione.
Vediamo di analizzare le due categorie.
L’impiegato statale e’ quella persona, pagata solitamente poco, che cerca di svolgere un lavoro quotidiano cercando di districarsi nel ginepraio di leggi, leggine, circolari assolutamente incomprensibili che regolano il suo lavoro. Inoltre deve produrre la sua quantita’ giornaliera di carte giacche’ in Italia e’ categorico redarre qualsiasi cosa in triplice copia. E’ ovvio che gli uffici si sono aggiornati ed e’ venuto in aiuto al fannullone, pardon, impiegato statale, l’informatizzazione. Siccome in Italia le cose vengono fatte sempre come si deve, agli impiegati hanno appioppato un computer senza neanche dire loro a cosa serve, tranne la richiesta di stampare in triplice copia qualsiasi cosa venga lavorata su un computer. Oltre questo ci sarebbe da considerare che l’organizzazione statale risente ancora di un influsso generato dal socialismo sovietico, ovvero livellare (verso il basso) tutto il personale per poi, a chiacchere, parlare di meritocrazia. Pero’, in compenso, l’impiegato statale svolge il delicatissimo incarico di cavia finanziaria nel senso che e’ il primo a sperimentare sulla sua pelle la metodologia di risanamento dei conti pubblici praticata dal Governo di turno. Ovvero garantisce un gettito garantito fondamentale per ridurre il debito pubblico. Ovviamente, sterminando finalmente la categoria degli impiegati statali in quanto nullafacenti, si creerebbe uno squilibrio finanziario-biologico, nel senso che, sparendo questa categoria sparirebbe anche un introito sicuro che ha permesso, sino ad oggi, allo Stato di non dichiarare fallimento, perche’ tolti gli impiegati (statali e non) ed i piccoli imprenditori, chi paga le tasse in Italia?
Il fumatore, categoria ghettizzata e, tutto sommato mite, rappresenta il bersaglio ideale per tutti i poveracci (di spirito e di idee) che, frustrati dal fatto che non rappresentano nulla, finalmente possono dire qualcosa e potersi rivalere almeno una volta nella loro vita. E’ stata creata una legge (giusta) che protegge i polmoni dei poveri lavoratori dai nafasti effetti del fumo passivo e, nel contempo la stessa legge ha stabilito di creare delle aree nei posti di lavoro (ghetti) dove potersi fumare una sigaretta ma, dato che questa realizzazione ha un costo, non esistono aree del genere da nessuna parte. Ecco che quindi la legge non viene rispettata ma il fumatore non ha la stessa grinta del non fumatore (fa chic denominarli non tabagisti) e si adatta alla situazione. Pero’ il non fumatore, ritornato nell’anonimato, ha deciso che, essendo il fumatore un personaggio (stranamente e miracolosamente) accomodante, di continuare a dargli contro per riavere un briciolo di visibilita’ e si e’ inventata una nuova persecuzione: ridurre lo stipendio a chi fuma. Se fossi una mosca e potessi girare nei vari uffici vedrei si, i fumatori che si fumano una sigaretta rubando (si fa per dire) dieci minuti o anche venti al lavoro ma vedrei anche tantissimi non fumatori che spariscono (come minimo) delle mezze ore (anche a piu’ riprese) per rilassarsi davanti ad un caffe’ oppure per fare la spesa al market vicino o, come accade spesso, sparire nel nulla per poi, a fine mese incassarsi lo stipendio ed anche straordinari fatti senza passare per il posto di lavoro.
Lapidatemi pure pero’ attenzione: prima di soccombere potrei accendere delle Fiamme, magari Gialle. Allora si che ci sarebbe da ridere.
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